Sondaggi elettorali, un confronto: i minority report degli istituti al 10 giugno 2019
Le analisi dei sondaggi elettorali della settimana, con i minority report sui partiti. La Lega secondo SWG arriva al 36,5%, il PD al 24% per Emg
Diamo puntualmente conto dei sondaggi elettorali che ogni settimana i vari istituti producono. E lo facciamo confrontando le tendenze ed i numeri dei singoli studi. Ognuno può così confrontare il valore dei partiti osservando come cambia la percentuale da un sondaggio all’altro.
In questa rubrica però, come ogni settimana, cerchiamo, con la collaborazione di Vincenzo Ruocco, di tracciare l’andamento dei sondaggi elettorali che si distaccano dagli altri per vedere successivamente chi ci aveva visto giusto. E anche per cercare di comprendere quali istituti fiutano, prima degli altri, i cambiamenti di umore dell’elettorato.
Sondaggi elettorali, per Emg la Lega vola al 36,5%
Si tratta delle prime rilevazioni dopo le elezioni europee. E solo 4 istituti hanno ripreso a sondare gli italiani. Quindi non vi è spazio per enormi discordanze nei sondaggi elettorali.
Tuttavia è possibile segnalare i risultati più alti o più bassi per i partiti. E spicca il 36,5% che secondo SWG avrebbe raggiunto la Lega, crescendo di più di due punti rispetto al risultato delle europee.
Non è propriamente un minority report, visto che la stessa Lega non va al di sotto del 34% nelle altre rilevazioni, ma rappresenta un picco soprattutto per l’istituto di Trieste.
Il Movimento 5 Stelle è visto in leggero recupero rispetto al pessimo 17,1% delle europee, ma non per Tecnè, che invece gli fa toccare un minimo del 16,9%, quindi due decimi in meno rispetto al 26 maggio. È l’unico che pensa che il partito di Di Maio stia calando ancora
Sondaggi, i minority report dell’opposizione, per Emg PD al 24%
Venendo all’opposizione il dato più interessante è forse il 24% che secondo Emg il PD avrebbe raggiunto, quindi crescendo ulteriormente rispetto al dato delle elezioni europee, quando ha dimostrato di sapersi riprendere rispetto al pessimo livello raggiunto alle politiche del 2018.
C’è comunque una certa concordanza tra gli istituti. Nessuno va al di sotto del 23,3% per il partito di Zingaretti.
Minore coerenza nelle stime su Forza Italia, dove si va dal 6,9% di Index e SWG e il 9,2% di Tecnè
Per Index anzi si parla anche di un sorpasso storico di Fratelli d’Italia ai danni del partito di Berlusconi. Quello della Meloni infatti raggiungerebbe uno storico 7% per l’istituto di sondaggi.