Detrazioni Partita Iva 2019: lista costi e percentuali massime delle spese
Quali sono le spese che rientrano nelle detrazioni partita Iva nel 2019? Andiamo a specificarle, con relative percentuali massime di costo.
I titolari di partita Iva possono usufruire di alcune detrazioni fiscali relative ai costi sostenuti durante l’anno per lo svolgimento della propria attività. Tali detrazioni, tuttavia, valgono solo per i titolari di partita Iva che si trovano nel regime ordinario: i lavoratori autonomi aderenti al regime agevolato (forfettario) non potranno invece scaricare nulla. Ciò avviene perché questi ultimi aderiscono di fatto a un regime fiscale agevolato, quindi dall’imposta ridotta, e proprio in quel forfait (le cui percentuali sono differenti per ogni categoria professionale) sono incluse anche le eventuali spese da sostenere per l’attività. Chi invece opera nel regime ordinario può dedurre le spese sostenute per viaggi e benzina, per acquisto prodotti inerenti alla propria attività (smartphone e PC), spese di rappresentanza (trasferte, ristoranti…), nonché auto e immobili (ad esempio, l’affitto).
Deduzioni e detrazioni partita Iva 2019: cosa sapere
Al fine di portare i costi sostenuti in deduzione o detrazione, è necessario che il lavoratore autonomo conservi tutta la documentazione relativa, pertanto scontrini fiscali, fatture o altri movimenti tracciabili (operazioni bancarie, etc.). Andiamo per ordine e vediamo cosa rientra nelle deduzioni e detrazioni partita Iva 2019.
Immobili
Il costo relativo a un immobile preso come studio di lavoro o sede della propria attività professionale, si applica una deduzione totale tramite quote di ammortamento annuali. Nel caso in cui la sede di lavoro coincida con la residenza abitativa, la deduzione sulle spese legate all’acquisto o all’affitto dell’immobile ammonta al 50%. In ogni caso il lavoratore non dovrà essere l’intestatario di un’altra casa che si trova nello stesso Comune di riferimento. Risultano deducibili anche le spese legate agli interventi di manutenzione straordinaria, seppur in una percentuale piuttosto ristretta (5% del valore totale del fabbricato).
Spese di formazione
Deducibilità al 100% per le spese di formazione, fino a un importo massimo di 10.000 euro annui. Ciò significa che il costo di iscrizione a master, corsi di aggiornamento o formazione professionale, saranno deducibili interamente (fino al limite massimo appena citato).
Auto e carburante
Novità importanti per i lavoratori autonomi nel settore auto. La deduzione del costo d’acquisto del veicolo sarà al 100% per i veicoli strumentali, mentre la quota di deduzione scende al 70% per le auto a uso promiscuo fornite ai dipendenti, e infine al 20% per veicoli destinati a usi differenti. Il limite massimo di spesa ammonta a 18.075,99 euro, che però sale a 25.822,84 euro solo ed esclusivamente per gli agenti e i rappresentanti di commercio. A livello di detrazione Iva sull’auto acquistata, si potrà scaricare al 100% (e quindi interamente) per i veicoli dedicati solo a uso professionale, mentre la quota scende al 40% per tutti gli altri casi.
Nulla cambia sotto l’aspetto del carburante, orfane però della scheda cartacea, visto che tutto ciò che riguarda i costi carburante passa per via telematica.
Spese di rappresentanza: vitto, alloggio e trasferte
Sono scaricabili le spese relative a vitto e alloggio, con deducibilità al 75%. C’è tuttavia un preciso limite da rispettare: ovvero che le spese relative a vitto e alloggia non siano superiori al 2% del compenso percepito nello stesso periodo. Lo stesso vale quindi anche per i pernottamenti negli alberghi e per le trasferte di lavoro. La deducibilità è al 100% se il professionista elenca tali spese in fattura al committente.
Smartphone, PC e altri prodotti tecnologici
Tra le deduzioni e detrazioni partita Iva 2019 rientrano anche le spese sostenute per l’acquisto di prodotti e dispositivi tecnologici e informatici, quali possono essere smartphone e PC. In questo caso la deducibilità ammonta all’80% del costo sostenuto.
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