Le modifiche all’Esame di Stato volute dal Miur vanno a toccare anche le modalità di conferimento del voto finale. Ecco come cambia il calcolo del voto per quanto riguarda la maturità 2019.
Calcolo voto maturità: il voto ancora espresso in centesimi
Il voto finale della maturità anche per quest’anno sarà espresso in centesimi (voto massimo 100, voto minimo 60): per calcolare il proprio voto si devono sommare gli esiti delle diverse prove sostenute (è stata abolita la terza prova) più i crediti acquisiti durante il triennio. Questi sono 40 in tutto. Dunque, l’operazione di calcolo prevede la somma dei crediti ottenuti nel triennio – vanno da un minimo di 22 a un massimo di 40 come si diceva – a cui va sommato il voto della prima prova (in fase di correzione si può assegnare da un minimo di 0 a un massimo di 20), il voto della seconda prova (minimo 0 massimo 20) e, infine, il voto del colloquio orale (minimo 0 massimo 20 punti).
Il bonus a discrezione della commissione
Detto ciò, oltre ai punti ottenuti grazie alle prove d’esame, possono concorrere al voto finale anche dei punti bonus (da 1 a 5) che la commissione può assegnare dopo l’esame orale se lo studente è stato ammesso all’esame con almeno 30 crediti e abbia totalizzato almeno 50 punti tra scritti e orale.
Come si prende 100 e lode
Inoltre, la commissione può premiare gli studenti più meritevoli assegnando la lode: bisogna essere arrivati all’orale con il massimo dei crediti, cioè 40, e aver ottenuto 40 punti alle prove scritte e 20 all’orale senza assegnazione di punti bonus. Gli studenti che si diplomano con 100 e lode hanno diritto a un premio in denaro di circa 450 euro e, in più, possono richiedere l’iscrizione all’Albo delle Eccellenze del Miur. Alcune Università permettono a chi ha preso 100 e lode di iscriversi con un esonero totale o parziale delle tasse.
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