Dicktatorship esce oggi 10 giugno nelle sale cinematografiche italiane. Il documentario diretto da Gustav Hofer e da Luca Ragazzi è un vero e proprio viaggio alla scoperta dei rapporti di potere tra uomo e donna. I registi sono al quarto documentario e con quest’ultimo esplorano, con la loro consueta autoironia, i temi culturali e sociali del nostro Paese. Ragazzi e Hofer hanno già parlato della discriminazione sessuale, del berlusconismo e della crisi della sinistra e in questa ultima pellicola affrontano il problema del maschilismo e della misoginia in una società che ha ancora degli strascichi patriarcali.
Trama del film Dicktatorship
La pellicola racconta l’equivoco generato da una battuta infelice che rischia di incrinare il rapporto tra due ragazzi, Gustav e Luca, che vivono insieme da tanti anni. Gustav si rende conto di vivere insieme ad un maschilista e Luca non si capacita di come sia possibile per un ragazzo progressista come lui avere questi atteggiamenti senza nemmeno rendersene conto. Il tutto diventa un pretesto per esplorare il quotidiano sessismo dell’Italia di oggi tra integralisti cattolici e raduni per fantomatici “uomini veri”. L’itinerario porterà i protagonisti a confrontarsi con esperti nel campo della sociologia, della scienza, delle arti e anche del porno come Rocco Siffredi. Il tentativo di “Dicktatorship” è guidare gli spettatori attraverso un viaggio variopinto e portarli alla inevitabile considerazione che le donne sono cambiate da tempo e che sono gli uomini a dover cambiare.
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Anticipazioni del film
Nell’ultima parte del film il tono diventa più serio: Luca si sottopone ad un esperimento di realtà virtuale. In questo modo il regista e protagonista vive le sensazioni di una donna maltrattata ed entra così nel mondo degli uomini violenti. In meno di 90 minuti i registi di Dicktatorship riescono a fissare un punto di partenza per una riflessione necessaria sui ruoli e i generi della nostra società, invitando gli spettatori a mutare la propria mentalità
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