Maggioranza di governo in grande spolvero secondo gli ultimi sondaggi elettorali di SWG per il Tg di La7.
Sia Lega che Movimento 5 Stelle sono visti in crescita. E anzi, forse a sorpresa è soprattutto il movimento di Di Maio a mettere a segno l’incremento più grande.
La Lega raggiunge in ogni caso valori record, e i due partiti di maggioranza ritornano ai livelli di alcuni mesi fa, in piena luna di miele, lontani da quelle percentuali più vicine al 50% in cui erano scese negli ultimi sondaggi elettorali prima delle europee.
Certo, il M5S continua a valere meno della metà della Lega, ma a quanto pare, come già era emerso da altri sondaggi, la gran parte dei sostenitori dei due partiti e degli italiani non vuole sperimentare nuove geometrie politiche e vuole che sia questa la maggioranza che governa l’Italia.
Ma vediamo i numeri, raccolti come negli altri sondaggi elettorali SWG con metodo CATI-CAWI-CAMI su un campione di 1500 intervistati
Sondaggi elettorali, M5S e Lega crescono del 1,7% in una settimana
In una sola settimana la coalizione di governo cresce del 1,7%, dal 54% al 55,7%.
È il risultato dell’aumento della Lega, che vola al 37,3%, mettendo a segno un +0,8%, e di quello del Movimento 5 Stelle, che va al 18,4%, incrementando la propria percentuale di voto del 0,9%.
La conseguenza è che le forze di opposizione sono in calo quasi tutte.
Il PD, che scende del 0,7% al 22,8%, tornando ai risultati delle elezioni europee, ma anche Fratelli d’Italia e Forza Italia, appaiate al 6,3%. È però il partito di Berlusconi quello che soffre la marcia indietro peggiore, perdendo sei decimi rispetto al 6,9% iniziale, comunque lontano dal pur deludente 8,8% delle europee.
Per Fratelli d’Italia invece si tratta di un -0,3%.
+Europa sale invece del 0,1% arrivando al 2,8%, raggiunta dai Verdi, che crescono di due decimi.
È crisi nera per la sinistra radicale. La lista di Sinistra scende al 1,5%, perdendo altri due decimi.
Giù anche i partiti minori, che calano di mezzo punto al 1,5%.
Astensione in forte aumento rispetto agli ultimi sondaggi elettorali, dal 31% al 35%, e forse anche qui sta la ragione della crescita dei partiti di governo, più motivati forse in un periodo in cui sui media soffiano venti di crisi di governo