Aumento multe in arrivo a partire dal 10 giugno 2019. Per esempio le multe notificate da Poste Italiane hanno, dalla data indicata, per gli automobilisti un costo maggiorato di circa 3 euro. Ma gli aumenti saranno relativi anche agli atti giudiziari perché l’incremento è relativo alle spese di notifica.
Come racconta Il Messaggero la tariffa ha registrato un incremento percentuale del 40%. Portando un esempio concreto il plico del peso sino a 20 grammi costerà 9,50 euro anziché 6,70 euro.
Aumento multe 2019, osservazioni di Asaps
Osservazioni e critiche rispetto all’aumento sono giunte dalla Associazione dei sostenitori e degli amici della polizia stradale. L’Asaps ha fatto notare che in molti Comuni le spese di accertamento e notifica da pagare insieme alla sanzione raggiungeranno una cifra intorno ai 20 euro. Col risultato che spesso ci si potrà trovare di fronte alla paradossale situazione di una multa inferiore ai 30 euro e altri 20 euro circa di costi di notifica.
I motivi dell’aumento
Da cosa dipende l’aumento di cui parliamo? Prima di rispondere va sottolineato che è solo l’ultimo in ordine di tempo. È sempre il quotidiano romano a spiegare i motivi. Dipende dalla decisione del governo di reintrodurre la cosiddetta Can, ovvero la comunicazione di avvenuta notifica, per effetto della quale è destinato ad aumentare il numero di spedizioni necessarie per ciascun verbale. La Can è stata reintrodotta con l’ultima legge di Bilancio. L’altro elemento che incide è il Cad che sta per Comunicazione di avvenuto deposito: in prativa quando il plico è riportato all’ufficio postale per assenza del destinatario.
A tal proposito Poste Italiane ha fatto sapere che le condizioni di offerta del servizio relativo all’invio degli atti giudiziari sono soggette a variazione: “Sarà applicato un importo aggiuntivo forfettario pari a 2,70 euro per le spese relative alle comunicazioni di avvenuta notifica e di avvenuto deposito che verranno eventualmente emesse”.
Per cui “se il plico non viene consegnato personalmente al destinatario dell’atto, l’operatore postale allora è tenuto ad avvisare quest’ultimo dell’avvenuta notificazione dell’atto per mezzo di una lettera raccomandata”.
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