Rateizzazione Irpef 2019 con o senza sostituto d’imposta. Numero rate massimo
Rateizzazione Irpef: presentata la dichiarazione dei redditi capita di aver maturato un debito Irpef: è possibile pagarlo a rate
Presentata la dichiarazione dei redditi capita di aver maturato un debito Irpef: è possibile pagarlo a rate, le scadenze sono fissate dall’Agenzia delle Entrate.
Rateizzazione Irpef: tra il primo luglio e il 30 novembre
Come si diceva, una volta presentato il modello 730 può emergere un debito Irpef: basta che siano individuate delle detrazioni per figli o familiari a carico richieste ma non dovute, per esempio, oppure che si siano svolti due o più lavori durante l’anno o ancora che si rientri nella platea di lavoratori dipendenti obbligati alla restituzione del bonus Renzi di 80 euro.
Dunque, il debito può essere restituito attraverso un piano di rateizzazione che, secondo il calendario dell’Agenzia delle Entrate, parte il primo luglio 2019 (agosto o dicembre se si è pensionati) e termina il 30 novembre. Entro il primo luglio il sostituto d’imposta, in pratica il datore di lavoro, decurterà l’importo della prima rata direttamente dallo stipendio, se non si ha un sostituto d’imposta si potrà pagare autonomamente attraverso modello F24 che poi andrà consegnato ad un Caf. Se è stato utilizzato il 730 precompilato si potrà pagare anche attraverso l’apposita sezione nella propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Rateizzazione Irpef: interessi allo 0,33% mensile
Di solito gli importi da restituire sono consistenti, quindi, di per sé la rateizzazione è una scelta vantaggiosa dato che in caso contrario il datore di lavoro dovrebbe trattenere buona parte della busta paga del lavoratore. La rateizzazione dell’Irpef, per chiarire quanto scritto prima, permette di restituire il debito in 6 rate (da completare entro novembre): dalla seconda rata in poi sarà applicato un interesse pari allo 0,33% mensile. Per fare richiesta di rateizzazione il contribuente deve compilare il modello 730-3 (prospetto di liquidazione) al rigo 161.
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