Il bonus merito docenti è stato introdotto dalla Legge n. 107/2015. Lo troviamo al comma 126, denominato “Istituzione del Fondo per la valorizzazione del merito del personale docente”. Qui troviamo scritto quanto segue: “Per la valorizzazione del merito del personale docente è istituito presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca un apposito fondo, con lo stanziamento di euro 200 milioni annui a decorrere dall’anno 2016, ripartito a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo, con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”.
Bonus merito docenti 2019: a chi spetta
Il bonus merito docenti 2019 spetta a tutti i docenti, anche a quelli a tempo determinato con supplenza annuale. È il risultato dell’accordo tra le organizzazioni sindacali e l’Aran sancito lo scorso 25 giugno 2018, che di fatto fa rientrare anche i supplenti tra i beneficiari del bonus, oltre ai docenti di ruolo.
L’importo
Ciascuna scuola ha una dotazione di circa 24 mila euro dedicati al bonus, dei quali l’80% dipende dall’organico del personale docente scolastico, mentre il restante 20% riguarda elementi collaterali correlati alla complessità e all’esposizione a rischio educativo. Come ricorda Orizzonte Scuola, in sede di contrattazione di Istituto sono da definire i parametri generali per determinare i compensi. Tra questi criteri si possono annoverare il valore complessivo del bonus, la differenziazione minima tra le somme distribuite e la percentuale dei beneficiari. Principio cardine che è alla base del bonus resta comunque la capacità di valutazione da parte del dirigente scolastico in merito ai docenti più meritevoli, anche sulla base di elementi fuori dalla contrattazione.
Bonus merito docenti 2019: i criteri di valutazione
I criteri di valutazione dei docenti sono quindi stabiliti da un apposito comitato di valutazione formato dal Dirigente scolastico (che sarà l’unico ad avere potere decisionale nell’assegnazione del bonus), 2 docenti scelti dal collegio e 1 docente scelto dal consiglio d’istituto, quindi 2 genitori, oppure 1 genitore e 1 studente, la cui scelta è opera del consiglio d’istituto.
I parametri generali di valutazione guardano principalmente alla qualità dell’insegnamento e alle attività operate al fine di migliorare la scuola, considerando specialmente il contributo formativo agli studenti. Va poi considerato il risultato finale ottenuto dall’azione del personale docente stesso in merito al miglioramento della didattica generale, nonché le mansioni svolte e le responsabilità assunte nell’organizzazione della didattica e nelle attività di formazione riservate al personale.
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Bonus merito docenti 2019: domanda e natura retribuzione
In merito alla domanda, si precisa che solamente alla fine dell’attività scolastica sarà pubblicata dalle scuole di riferimento la relativa circolare che contiene il modello per presentare la domanda e i parametri di valutazione ufficializzati per determinare la valorizzazione del personale docente.
In conclusione, si ricorda che il bonus merito docenti 2019 corrisponde a una retribuzione di natura accessoria.
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