Vediamo di capire, nel seguente articolo, se è possibile conservare contanti nella cassetta di sicurezza e, in caso di risposta affermativa, se c’è un tetto massimo. Quella delle cassette di sicurezza è una questione di stretta attualità, essendo tema caldo in questi giorni dell’attività del Governo. D’altra parte, secondo i dati di Bankitalia, nelle cassette di sicurezza delle banche italiane ci sarebbe un tesoro (più o meno nascosto), che, facendo riferimento ai soli contanti, potrebbe valere all’incirca fino a 200 miliardi di euro.
Cassetta di sicurezza: di che si tratta secondo la legge? È possibile conoscerne il contenuto?
Preliminarmente, vediamo cosa la legge intende per cassetta di sicurezza, al fine di inquadrare precisamente il contesto di riferimento. Essa è, sostanzialmente, un contratto scritto stipulato tra cliente privato e banca, finalizzato alla custodia di cose facenti parte del patrimonio del privato. La norma di riferimento in materia è contenuta nell‘articolo 1839 del Codice Civile (“Cassette di sicurezza“): “Nel servizio delle cassette di sicurezza la banca risponde verso l’utente per l’idoneità e la custodia dei locali e per l’integrità della cassetta, salvo il caso fortuito“. Dentro di essa, il privato ha diritto a far contenere e custodire qualsiasi tipo di bene rientrante nel suo patrimonio: dalle lettere agli oggetti d’oro e d’argento, fino alle pietre preziose e al denaro contante.
A tutela dell’estrema riservatezza che caratterizza questo contratto, per legge la banca non può verificare e controllare il contenuto della cassetta di sicurezza. Ugualmente e in via generale, anche le autorità pubbliche (Polizia e Guardia di Finanza) non possono venire a conoscenza di cosa è contenuto nella cassetta di sicurezza. Solo nel caso un giudice penale (nel corso di una causa, tipicamente per reati fiscali) abbia disposto con provvedimento l’ispezione della cassetta, è ammesso l’accesso.
La conservazione dei contanti nella cassetta: ci sono limiti?
Come accennato, il privato cliente può conservare nella cassetta di sicurezza tutto ciò che ritiene opportuno e che fa parte del suo patrimonio, quindi anche i contanti (e senza particolari limiti). Occorre fare attenzione, però, alla cosiddetta assicurazione della cassetta di sicurezza, la quale copre fino ad un certo massimale oltre cui, in caso di furto, non vi è possibilità di risarcimento danni. Ne consegue che se si hanno importi superiori al massimale sarà necessaria l’apertura di più cassette di sicurezza.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it