La cilindrata di un’auto non va confusa con i cavalli: infatti, non è detto che due vetture con pari cilindrata abbiano anche la stessa potenza.
Cilindrata auto e cavalli motore: la differenza
La cilindrata, espressa in centimetri cubici, indica uno degli aspetti fondamentali di un motore a scoppio: il volume; in pratica, si parla dello spazio disponibile all’interno di ogni cilindro per fare entrare l’aria e il carburante da usare per la combustione necessaria a far funzionare il motore stesso. Indicando la cilindrata si può avere un’idea della potenza di un motore ma solo quella.
Infatti, la potenza di un motore viene definita dal suo numero di cavalli motore: sostanzialmente il cavallo motore è un’unità di misura che indica le prestazioni potenziali di un veicolo compresa la velocità massima che sarebbe in grado di raggiungere in condizioni ottimali ed equivale al sollevamento di un peso di 75 chili alla velocità di un metro al secondo.
Bollo auto: contano i Kw
In passato la cilindrata è stata usata come parametro per il pagamento della tassa di proprietà dei veicoli, il cosiddetto bollo auto. Oggi, invece, come tutti gli automobilisti dovrebbero sapere, l’imposizione del bollo si basa sui Kilowatt di un veicolo. Per dirla in parole povere, i cavalli motore non sono un’unità di misura “ufficiale”.
Insomma, continuano a essere indicati perché in virtù della consuetudine permettono ai più di capire meglio quale sia la potenza del motore di una vettura. Tuttavia, gli enti internazionali – con l’Ue in testa sin dal 1982 – da tempo preferiscono basare le proprie normative e direttive sui cosiddetti cavalli fiscali; meglio noti come Kilowatt sono un’unità di misura più “stabile” anche per via del fatto che nei paesi anglosassoni non si ragiona in CV ma in HP, Horse Power, sempre cavalli motore ma calcolati in modo diverso. Un Kilowatt equivale a 1.35962 cavalli motore (CV).
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