Ipsos, nella sua consueta rilevazione del weekend per il Corriere della Sera, scandaglia l’opinione degli italiani a proposito di alcune questioni relative all’economia nazionale, approfondendone il parere, in particolare, sulla possibile introduzione dei Minibot.
Sondaggi politici Ipsos: lo stato dell’economia
Attualmente la situazione economica del paese è poco brillante: la maggior parte degli italiani – il 53% stando alle stime di Ipsos – ritiene che sia colpa dei governi del passato. Solo il 22%, invece, ritiene che la responsabilità delle deludenti prestazione dell’economia italiana sia da intestare al governo attuale. Come è facile aspettarsi, gli elettori giallo-verdi sono più inclini a incolpare gli esecutivi precedenti a quello odierno mentre gli elettori di centrosinistra incolpano principalmente quello a guida Conte.
Detto ciò, cosa pensano gli italiani a proposito della procedura di infrazione che potrebbe concretizzarsi per eccessivo debito pubblico: solo il 17% pensa che si debba procedere sul percorso tracciato senza preoccuparsi dell’iniziativa sanzionatoria dell’Ue mentre il 33% sarebbe maggiormente favorevole a un accordo con i commissari europei. Gli elettori si dividono, inoltre, sulla figura del Ministro dell’Economia Giovanni Tria: per il 19% sta coraggiosamente tenendo a galla i nostri conti, per il 10% dovrebbe dimettersi per lasciar spiccare il volo alle proposte pentaleghiste.
Sondaggi politici Ipsos: la questione minibot
La rilevazione di Ipsos si concentra, infine, sulle opinioni in merito ai minibot: il 35% degli italiani li giudica pericolosi in quanto finirebbero per diventare una moneta parallela vietata dagli accordi con Bruxelles; a questa percentuale va sommato un ulteriore 24% di cittadini che ritiene siano semplicemente inutili. Secondo i dati dell’istituto solo il 22% del paese ritiene che possano essere utili per risolvere il problema del mancato pagamento di chi lavora con la PA.
L’Ad di Ipsos Nando Pagnoncelli dalle colonne del quotidiano di Via Solferino tira così le somme: “il sondaggio evidenzia un paio di ambivalenze. La prima riguarda la relazione con l’Ue: si considera inaccettabile una procedura di infrazione ma vogliamo evitare prove di forza propendendo per un atteggiamento cauto (siamo critici con l’Ue ma ci guardiamo bene dal volerne uscire). La seconda attiene al rapporto tra la situazione economica non brillante e il consenso per il governo che non sembra pagar pegno (sebbene in calo di quattro punti, si mantiene su livelli elevati)”.
Nota informativa:
Sondaggio realizzato da Ipsos per Corriere della Sera presso un campione casuale nazionale rappresentativo ella popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. Sono state realizzate 1.000 interviste (su 5.168 contatti), condotte mediante mixed mode CATI/CAMI/CAWI tra l’11 e il 13 giugno 2019
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