Ormai è ufficiale: Maurizio Sarri è il nuovo allenatore della Juventus. Notizia che ha fatto storcere il naso a quei tifosi bianconeri che invece si aspettavano Guardiola e ne ha accontentato altri che a Guardiola, in fondo, non ci hanno mai creduto. Ma i tifosi veramente scontenti sono ovviamente quelli del Napoli, o almeno quelli sarristi fino al midollo, che ipotizzano ancora la possibilità di una “rivoluzione” anteposta al “capitale”.
La vita privata di Maurizio Sarri avvolta nella riservatezza
Al di là delle opinioni in merito, che risultano assolutamente soggettive, ci sono invece dei fatti oggettivi da considerare. Il primo è che Maurizio Sarri è l’allenatore della Juventus, per l’appunto. Secondo il Chelsea, la squadra di Londra con cui ha vinto l’Europa League, l’allenatore toscano se n’è andato per tornare nella sua terra natale e per riavvicinarsi alla sua famiglia. E così come ogni Vip che si rispetti, anche su Sarri si sono moltiplicate le ricerche sul suo nucleo familiare e sulla sua vita privata.
I punti chiave
Maurizio Sarri nasce a Napoli, ma la sua giovinezza la trascorre lontano dalla città partenopea. Prima cresce in provincia di Bergamo, a Castro, poi in provincia di Arezzo, a Faella. Molto riservato, della sua vita privata si sa abbastanza poco. La sua passione per le sigarette, temporaneamente sospesa al Chelsea, il suo passato lontano dal calcio (ha lavorato in banca), la lunghissima gavetta da allenatore e il Sarriball, il suo amato/odiato metodo di gioco.
Maurizio Sarri: moglie e figlio
Sulla sua vita familiare c’è invece, anche giustamente, una sorta di lucchetto. La famiglia è molto riservata e non ama le luci dei riflettori. Quel che si sa è che Sarri è felicemente sposato da oltre 27 anni con Marina e ha un figlio, Nicolè, che lavora in un’azienda di articoli da ufficio.
I genitori
Grande è anche l’amore per i suoi genitori ormai anziani. Il padre, oggi novantenne, ha lavorato all’Italsider di Bagnoli, in provincia di Napoli, e negli ultimi anni ha chiesto spesso al figlio di smettere di fumare. Richiesta acconsentita ma solo in via temporanea da Sarri, che dopo l’accasamento al Chelsea disse che avrebbe smesso di fumare solo per 1-2 anni, dopodiché avrebbe ricominciato. “Mio papà Amerigo, quando mi hanno offerto di venire a Londra, mi ha detto di andare, chiedendomi il favore di smettere di fumare”, disse Sarri quasi 1 anno fa. “Lui è l’unico che in 5 minuti mi fa traballare nelle mie convinzioni”.
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