Salario minimo M5S: Di Maio “prima del 2020 per 3 milioni di persone”

Pubblicato il 17 Giugno 2019 alle 13:59 Autore: Alessandro Faggiano

Dopo il decreto dignità e l’introduzione del reddito di cittadinanza, il prossimo obiettivo per riformare il mercato del lavoro è il salario minimo orario

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Salario minimo M5S: Di Maio “prima del 2020 per 3 milioni di persone”

Dopo il decreto dignità e l’introduzione del reddito di cittadinanza, il prossimo obiettivo per riformare il mercato del lavoro riguarda l’introduzione di un salario minimo. Di Maio è convinto della necessità di portare avanti la proposta e di applicarla in tempi brevi. In un post apparso di recente sul blog delle stelle – canale di comunicazione ufficiale del partito – si legge:

“prevediamo di fissare per legge una soglia di almeno 9 euro lordi l’ora al di sotto della quale non si può scendere. In sostanza, contratti da 3 o 4 euro l’ora come se ne vedono oggi non saranno più consentiti, perché 3 o 4 euro l’ora non è lavoro, è schiavitù

Una presa di posizione decisa che sembra non spaventare i soci di governo. Salvini è d’accordo con la proposta, ma a patto di ridurre immediatamente la pressione fiscale.

Secondo Di Maio e stando ai dati istat, la proposta andrebbe a beneficio di ben 3 milioni di persone già prima del 2020.

La critica mossa da Confindustria. Parla il vicepresidente Maurizio Stirpe

Secondo il vicepresidente di Confindustria, l’introduzione del salario minimo orario potrebbe avere effetti controproducenti per i lavoratori in condizione di maggior precarietà lavorativa ed economica.

Maurizio Stirpe crede che il salario minimo orario “se diventa un’alternativa ai contratti collettivi, finisce per togliere diritti e tutele ai lavoratori. Un’azienda che dovesse rispettare solo il salario minimo, che il Governo vuole fissare a nove euro lordi l’ora, non avrebbe più nessun interesse a fare contrattazione su altri temi. Se il Governo vuole proprio andare avanti, senza ascoltare le nostre osservazioni e nemmeno quelle dei sindacati che la pensano come noi, almeno chiarisca che i nove euro comprendono i ratei di ferie, tredicesima e Tfr”.

Perché è fondamentale per il M5S?

Per legittimare l’importanza dell’introduzione del salario minimo orario – indipendentemente dai CCNL – il Movimento si rifà alla stessa carta costituzionale. Citiamo testualmente dal blog delle stelle:

“Con il Salario Minimo Orario questi lavoratori, insieme alle loro famiglie, inizieranno a vedersi garantito il diritto ad una retribuzione dignitosa, come sancito dall’articolo 36 della nostra Costituzione. Una questione di giustizia sociale ma non solo. È infatti confermato dalla scienza economica che i Paesi con minori diseguaglianze crescono più velocemente, anche perché salari più alti spingerebbero in alto i consumi e la domanda interna, con grande beneficio per il commercio al dettaglio e le nostre piccole medie imprese”.

Tra salario minimo orario e CCNL

Le relazioni tra l’introduzione di un salario minimo orario e i contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) necessitano di uno studio profondo e si rilevano tanto opinioni positive come negative sulla viabilità e la bontà della proposta.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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