Michel Platini arrestato per corruzione: accuse assegnazione Qatar 2022
Michel Platini è stato arrestato per corruzione sulla vicenda dell’assegnazione dei Mondiali 2022 in Qatar. Lo riportano i media francesi.
Michel Platini è stato arrestato in Francia con l’accusa di corruzione relativamente alla vicenda di assegnazione dei Mondiali 2022 in Qatar. Lo riportano i media transalpini, in primis Mediapart. L’ex calciatore della Juventus ed ex presidente Uefa è stato interrogato a Nanterre, davanti alla polizia giudiziaria, in merito all’inchiesta su “presunti atti di corruzione attiva e passiva dipendenti non pubblici” aperta dalla Pnf, ovvero la Procura nazionale per i reati finanziari. Su Platini pesano le accuse di corruzione privata, associazione criminale e abuso d’ufficio. Come scrive l’Ansa, assieme a Platini è stata fermata anche Sophie Dion, consigliera allo Sport sotto la presidenza Sarkozy. Claude Guéant, ex ministro dell’Interno dell’ex presidente francese, è stato invece interrogato a piede libero.
Michel Platini fermato a Parigi: l’inchiesta aperta nel 2016
L’inchiesta sopraccitata è stata avviata nel 2016 e lo stesso Platini era stato ascoltato in qualità di testimone l’anno successivo. Al centro dell’inchiesta ci sarebbe il pranzo del 23 novembre 2010 all’Eliseo, in cui ci sarebbe stato l’incontro tra Sarkozy, Platini, Dion, Guéant (la presenza di questi ultimi due la riferisce Le Monde) e due massimi esponenti del Qatar, l’emiro Tamim Ben Hamad al Thani e l’ex primo ministro Hamad Ben Jassem. Secondo le ricostruzioni di France Football, si parlò dell’acquisto del Paris Saint-Germain e dell’incremento delle quote di partecipazione nel gruppo Lagardère da parte dei qatarioti e della creazione del canale BeInSports. In cambio di tutto questo Platini avrebbe dovuto votare Qatar anziché Stati Uniti per l’assegnazione dei Mondiali 2022.
Platini si è sempre dichiarato innocente
Dall’apertura dell’inchiesta Michel Platini ha sempre dichiarato la propria innocenza sui fatti, parlando di un complotto contro di lui ordito da Fifa e Tas, ricostruisce il Fatto Quotidiano. A ogni modo, a fine maggio 2018 la magistratura svizzera lo scagiona dalle accuse di corruzione e Platini ribatte la tesi del complotto finalizzato a rovinargli la carriera da dirigente.
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