Sondaggi elettorali – Anche per EMG, che fornisce i propri sondaggi alla trasmissione Agorà, le elezioni europee hanno funzionato come una sorta di trampolino per chi le ha vinte, ovvero la Lega. Tanto che a distanza di tre settimane risulta ancora in crescita.
Anche il PD, che aveva messo a segno un aumento rispetto alle politiche, è stimato in salita sul risultato del 26 maggio.
Il grande sconfitto, il Movimento 5 Stelle, non è stato trascinato verso il basso dalla disfatta, ma è rimasto sugli stessi livelli, molto bassi rispetto alle politiche di un anno prima, raggiunti alle europee, ma il rimbalzo tentato subito dopo le elezioni è fallito.
Resiste sui valori delle europee Forza Italia, mentre si conferma sempre più forte Fratelli d’Italia. Secondo altri sondaggi elettorali la forza politica di Giorgia Meloni ha raggiunto e superato il partito di Berlusconi, ma non per EMG. Vediamo i numeri, raccolti su 1735 interviste con rilevazione telematica su panel.
Sondaggi elettorali EMG, Lega al 35,2%, M5S al 18%
La Lega consolida il proprio primato con il 35,2%, che è sia superiore a quanto ottenuto alle europee, sia più alto del 34% stimato la settimana precedente.
A farne le spese il Movimento 5 Stelle, che con il 18% risulta in calo di un punto in una settimana, anche se più avanti rispetto al pessimo 17,1% del 26 maggio. Ha forse raggiunto il proprio zoccolo duro, sempre che gli zoccoli duri esistano veramente.
Nel complesso la maggioranza è al 53,2%, quindi sempre al di sopra del 50% delle politiche del 2018. Un risultato raramente raggiunto dai governi negli anni passati.
Il PD al 23,9% è di circa un punto sopra il livello del 26 maggio e sostanzialmente stabile rispetto ad una settimana fa. Il recupero di Zingaretti continua, anche se a ritmo lento.
Forza Italia è all’8,6%, sostanzialmente come alle europee e come nell’ultimo anno è apparsa in media nei vari sondaggi elettorali. Il partito di Berlusconi appare bloccato in un lentissimo tramonto. Esattamente all’opposto di quello che avviene a Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, che cresce ancora e va al 6,7%, percentuale mai raggiunta finora.
Giù di mezzo punto +Europa, al 2,5%, mentre la Sinistra rimane sotto il 2%, e i Verdi appaiono dimezzati rispetto al piccolo exploit delle europee, quando hanno raggiunto il 2,3%.
Gli indecisi e i potenziali astensionisti sarebbero al 37,8%