Riforma giustizia 2019: le mosse di Bonafede sulle intercettazioni
È previsto per oggi il primo vertice sulla riforma della giustizia. Siederanno, allo stesso tavolo, Giuseppe Conte, Alfonso Bonafede e Giulia Bongiorno
È previsto per oggi il primo vertice sulla riforma della giustizia, che vedrà sedersi allo stesso tavolo il primo ministro Giuseppe Conte, il guardasigilli Alfonso Bonafede e la ministra per la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno. C’è la possibilità che anche Matteo Salvini prenda parte al vertice di questa sera (nonostante, in un primo momento, ne fosse rimasto al margine). Meno probabile la presenza di Di Maio, ma il dubbio rimane.
Il vertice per la riforma giustizia 2019. I punti cardine della riforma
Il gran protagonista, ovviamente, dovrà essere il ministro della Giustizia. Bonafede traccerà il percorso e sarà l’attore principale di questo importante vertice, che porrà le basi per una riforma che includerà la revisione del sistema d’elezione del Csm, l’utilizzo e la divulgazione delle intercettazioni e, in ultima istanza, il nodo del blocco della prescrizione.
Il tema portante di questo tavolo riguarderà le intercettazioni (anche se, come detto, si parlerà anche degli altri temi legati alla riforma della giustizia).
Intercettazioni, tra tutela della privacy e difesa dell’interesse pubblico
Partendo dalla questione della pubblicazione e diffusione delle intercettazioni, Bonafede rassicura il partner leghista sull’impossibilità di diffondere intercettazioni private o prive di interesse pubblico. La condizione necessaria per la pubblicazione e diffusione delle intercettazione sarebbe, quindi, lo stesso interesse pubblico.
L’opinione del presidente dell’Ordine dei Giornalisti sul tema intercettazioni
Il presidente dell’ONG (Ordine Nazionale dei Giornalisti) Carlo Verna ha voluto ribadire “come la rilevanza sociale dell’informazione sia una stella polare che ha un valore assoluto in democrazia. Coglieremo anche l’opportunità di affermare come sia interesse primario del giornalismo concretizzare il diritto del cittadino ad essere correttamente informato e come tale diritto passi anche attraverso la tutela delle fonti”.
Carlo Verna dovrebbe partecipare a un tavolo organizzato da Bonafede, nei giorni immediatamente successivi al vertice di questa sera.
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