Matteo Salvini “Tria nostro ministro, porterà avanti taglio delle tasse”
Matteo Salvini “Tria nostro ministro, porterà avanti taglio delle tasse”. È il diktat, imperativo, del ministro dell’Interno al ministro dell’Economia.
Giornata di riunioni importanti dalle parti di Palazzo Chigi. Questa mattina si sono riuniti – per un vertice – il primo ministro Giuseppe Conte, Matteo Salvini, Luigi Di Maio e il ministro dell’Economia Giovanni Tria.
Nel vertice si sono affrontati presumibilmente i temi più scottanti dell’agenda politica: dalla riforma della giustizia – con ulteriore vertice previsto per stasera tra Conte, Bonafede, Bongiorno e Salvini – passando alla procedura d’infrazione, fino agli obiettivi a breve termine posti da Di Maio (salario minimo orario) e Salvini (riduzione della pressione fiscale). Infine, rimane il nodo dei minibot, che spaccano realmente l’esecutivo tra favorevoli (Salvini, Di Maio) e scettici o contrari (Conte, Tria). Proprio Salvini e Tria si sono resi protagonisti dei recenti scontri sul tipo di negoziazione con Bruxelles e sulla riforma fiscale.
Matteo Salvini e il mandato imperativo a Giovanni Tria
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha voluto ricordare che “Tria è il nostro ministro e porterà avanti quello che è il programma dell’intero governo che, nella prossima manovra economica, avrà nel taglio delle tasse il punto centrale. Chi vuole fare il ministro di questa squadra sa che il taglio delle tasse è la priorità di questo Paese.” Un vero e proprio diktat di Salvini a Tria, che ha voluto rimarcare l’assoluta urgenza e necessità di alleggerire la pressione fiscale. La flat tax sarà, ovviamente, la misura cardine della prossima riforma fiscale.
Anche il leader dell’alleato di governo, Luigi Di Maio, ha voluto sottolineare l’importanza del taglio delle tasse.
Tria cerca di tranquillizzare gli investitori
In diretta da Londra, in un incontro con gli investitori, il ministro dell’Economia ha voluto far luce sulla situazione economica del Paese. Secondo Tria, il rallentamento dell’economia è stato dettato tanto dalla congiuntura internazionale, come dalla mancanza di fiducia nei confronti del nuovo esecutivo. Tria promette così cautela e riforme che riescano a far conciliare la ripresa economica e i dettami di Bruxelles. Anche sui minibot, Tria si è dimostrato decisamente scettico e poco propenso a far andare in porto una delle manovre economiche più audaci degli ultimi anni.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it