Quotazione metalli più preziosi del mondo: quali sono e quanto valgono

Pubblicato il 20 Giugno 2019 alle 10:19 Autore: Gianni Balduzzi

Non solo oro, quali sono e quanto valgono sul mercato i metalli più preziosi al mondo, dal platino al palladio, dall’iridio al rodio

Quotazione oro metalli più preziosi del mondo: quali sono e quanto valgono
Quotazione metalli più preziosi del mondo: quali sono e quanto valgono

Ci occupiamo normalmente delle oscillazioni del prezzo dell’oro, che rappresenta il bene rifugio per eccellenza sul mercato mondiale, una riserva di valore particolarmente importante soprattutto nei momenti di incertezza e di crisi.

Tuttavia non c’è solo l’oro come metallo prezioso. Ma diversi altri, anche più rari e preziosi dell’oro stesso.

Tra i più noti, e l’unico a valere oggi meno dell’oro stesso, vi è il platino. Non si trova facilmente in purezza, ma è associato ad altri metalli, come ferro, rame, nichel, o l’oro stesso. Ha comunque la sua utilità per apparecchi scientifici e nell’odontotecnica.

Il suo valore è andato calando negli anni fino agli attuali 815 dollari all’oncia. Si era toccato i 1500 nel 2014.

Più costoso l’iridio, che è quotato a 1460 dollari l’oncia, e in deciso aumento nel tempo, visto che era a circa 500 nel 2014. La sua utilità si può ritrovare nella strumentistica da camera operatoria, nelle bilance, nell’orificeria

Tra i metalli più preziosi anche il palladio e il rodio

C’è anche il palladio nell’elenco. Il suo utilizzo principale è nelle marmitte catalitiche, come catalizzatore. Anche per questo motivo la domanda è alta, e in cinque anni c’è stato un aumento da 750 dollari all’oncia agli attuali 1520, con un’impennata proprio nell’ultimo anno. Nel giugno 2018 infatti si era a meno di 1000 dollari all’oncia.

Il più sconosciuto però è il rodio. Anch’esso usato come catalizzatore e in oreficeria è il più raro di tutti, anche perché si ricava come sottoprodotto dell’estrazione di nichel e platino.

Anche in questo caso vi è stato un imponente aumento del suo valore negli anni. Basti pensare che nell’estate 2016 la sua quotazione era scesa quai a 500 dollari all’oncia e oggi si è arrivati a più di 3 mila.

Un progresso che si è verificato negli ultimi tre anni con un’impennata proprio nel 2019.

Ma quanti saranno gli investitori nel rodio in Italia?

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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