Ci occupiamo normalmente delle oscillazioni del prezzo dell’oro, che rappresenta il bene rifugio per eccellenza sul mercato mondiale, una riserva di valore particolarmente importante soprattutto nei momenti di incertezza e di crisi.
Tuttavia non c’è solo l’oro come metallo prezioso. Ma diversi altri, anche più rari e preziosi dell’oro stesso.
Tra i più noti, e l’unico a valere oggi meno dell’oro stesso, vi è il platino. Non si trova facilmente in purezza, ma è associato ad altri metalli, come ferro, rame, nichel, o l’oro stesso. Ha comunque la sua utilità per apparecchi scientifici e nell’odontotecnica.
Il suo valore è andato calando negli anni fino agli attuali 815 dollari all’oncia. Si era toccato i 1500 nel 2014.
Più costoso l’iridio, che è quotato a 1460 dollari l’oncia, e in deciso aumento nel tempo, visto che era a circa 500 nel 2014. La sua utilità si può ritrovare nella strumentistica da camera operatoria, nelle bilance, nell’orificeria
Tra i metalli più preziosi anche il palladio e il rodio
C’è anche il palladio nell’elenco. Il suo utilizzo principale è nelle marmitte catalitiche, come catalizzatore. Anche per questo motivo la domanda è alta, e in cinque anni c’è stato un aumento da 750 dollari all’oncia agli attuali 1520, con un’impennata proprio nell’ultimo anno. Nel giugno 2018 infatti si era a meno di 1000 dollari all’oncia.
Il più sconosciuto però è il rodio. Anch’esso usato come catalizzatore e in oreficeria è il più raro di tutti, anche perché si ricava come sottoprodotto dell’estrazione di nichel e platino.
Anche in questo caso vi è stato un imponente aumento del suo valore negli anni. Basti pensare che nell’estate 2016 la sua quotazione era scesa quai a 500 dollari all’oncia e oggi si è arrivati a più di 3 mila.
Un progresso che si è verificato negli ultimi tre anni con un’impennata proprio nel 2019.
Ma quanti saranno gli investitori nel rodio in Italia?