Il tanto temuto (e atteso) rincaro dei prezzi dell’abbonamento alla piattaforma Netflix è alfine arrivato nel nostro Paese. Lo diciamo subito, si tratta di incrementi non molto considerevoli, ma che su base annua potrebbero comunque far storcere il naso, soprattutto rispetto ai prezzi di partenza. A subire l’aumento dei prezzi sono i pacchetti Standard e Premium. Tuttavia, dopo questa cattiva notizia, ce n’è anche una buona, ovvero il ritorno della prova gratuita (ma non per tutti).
Le serie tv di giugno 2019: il calendario
Prezzi abbonamento Netflix in aumento: i nuovi piani
Solo il piano Base dell’abbonamento Netflix resta invariato, mentre il piano Standard e quello Premium hanno subito un rialzo, rispettivamente di 1 e 2 euro. Andiamo quindi a elencare nella seguente tabella lo schema dei nuovi rincari, con annesse le caratteristiche relative a ciascun piano.
| Caratteristiche | Piano Base | Piano Standard | Piano Premium |
|---|---|---|---|
| Prezzo (dal 20 luglio 2019) | 7,99 € | 11,99 € | 15,99 € |
| HD disponibile | No | Sì | Sì |
| Ultra HD | No | No | Sì |
| Numero di schermi su cui guardare Netflix contemporaneamente | 1 | 2 | 4 |
Naturalmente è possibile disdire quando si vuole e si può anche cambiare piano in corso (ad esempio, da Base a Standard, o da Base a Premium e viceversa).
I nuovi abbonati a Netflix avranno già trovato in vigore i nuovi prezzi. Quelli che sono già abbonati al servizio, invece, riceveranno apposita comunicazione 1 mese prima dell’attuazione del nuovo costo.
LA PAGINA TERMOMETRO QUOTIDIANO A QUESTO LINK
Ritorna la prova gratuita
Oltre a questa cattiva notizia, dicevamo, ce n’è anche una buona: il ritorno della prova gratuita, prevista per tutti i Piani sopra riportati. Tuttavia questa caratteristica non sarà applicata a tutti, ma solo ad alcuni nuovi abbonati e potrebbe anche risultare temporanea. La prova può durare 7 giorni, 2 settimane o 1 mese ed è prevista solo per alcuni nuovi abbonati. Come ha fatto sapere Netflix, si tratterebbe di un test per capire come i consumatori valutano il servizio, test che “tipicamente variano in termini di durata e paesi e potrebbero non diventare permanenti”.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it