Pensioni ultima ora: tagli Quota 100 confermati, le stime governo-Inps

Pensioni ultima ora, parte delle cifre accantonate per Quota 100 e reddito di cittadinanza serviranno per ridurre il deficit. Le risorse e gli obiettivi.

Pensioni ultima ora: tagli Quota 100 confermati, le stime governo-Inps

Pensioni ultima ora: più che di tagli sarebbe opportuno parlare di spese non confermate. Perché le risorse che lo stesso ministro Tria ha annunciato che dovranno servire per ridurre il deficit sono quelle cifre che pur stanziate alla voce Quota 100 e reddito di cittadinanza non saranno investite in quanto c’è una adesione ad entrambe le misure inferiore alle previsioni.

Pensioni ultima ora, l’entità delle cifre non spese

In termini economici il ministro dell’Economia ha spiegato che si potrebbe registrare un risparmi di spesa tra i 3 e 4 miliardi l’anno prossimo.

Il tutto va incorniciato nel rischio di una procedura d’infrazione a danno del nostro Paese da parte dell’Europa per eccessivo debito. Proprio per scongiurare tale rischio l’esecutivo è impegnato a recuperare le risorse necessarie per ridurre il deficit. E ciò che non sarà speso per Quota 100 e reddito di cittadinanza sarà dirottato esattamente in questa direzione.

Pensioni ultima ora e rischio aumento Iva

Da quanto si apprende l’obiettivo punta ad una somma complessiva in due anni di circa 10 miliardi di euro. E sullo sfondo c’è sempre l’aumento dell’Iva che tutti – solo dalle parti di Palazzo Chigi – intendono evitare. In tutto questo ci sono due elementi da considerare. La richiesta che arriva da più parti all’esecutivo di allargare le maglie della platea di potenziali beneficiari sia di Quota 100 che del reddito di cittadinanza. E il discorso legato alla temporaneità delle misure. Cosa succederà dopo la sperimentazione di qualche anno? Al momento nessuno è in grado di rispondere alla domanda.

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Tridico in linea con Tria sulla linea dei risparmi da Quota 100 e reddito di cittadinanza

Oltre al ministro Tria anche il numero uno dell’Inps Pasquale Tridico ha confermato che servono meno soldi del previsto meno in base al numero di coloro che hanno aderito alle due misure bandiera del Governo Conte introdotte col decreto n. 4/2019. Non è detto che tali cifre eccedenti bastino per ridurre il deficit ai livelli auspicati dall’Europa. Potrebbero e dovrebbero rendersi necessari ulteriori tagli.

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