Quello che rimane del Maestro fiorentino è una ricchissima eredità artistica, che va da una vasta filmografia a numerose opere liriche da lui dirette. Franco Zeffirelli è deceduto il 15 giugno all’età di 96 anni, nella sua casa di Roma, dopo una lunga malattia.
La sua carriera è costellata di onorificenze e, grazie alla sua passione per la cultura inglese e per i suoi adattamenti cinematografici delle Opere di Shakespeare, Zeffirelli ha ottenuto il titolo di Sir da parte della Regina Elisabetta.
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Franco Zeffirelli: film, le opere del Maestro Fiorentino
Il successo cinematografico di Zeffirelli ha inizio con Fratello Sole, Sorella Luna, film del 1976 che racconta la vita di San Francesco D’Assisi. Famoso anche Gesù di Nazareth, tra i più noti riadattamenti della Passione di Cristo, molto apprezzato anche dalla stessa Chiesa Cattolica.
Franco Zeffirelli è però ricordato, come accennato prima, in modo particolare per i suoi film di ispirazione shakespeariana. Come dimenticare, ad esempio, il celebre Romeo e Giulietta scritto e diretto nel 1968, seguito subito dopo da Otello e Amleto. Degna di nota è anche Storia di una capinera, adattamento dell’omonimo romanzo di Verga, riletto e rielaborato con gli occhi del regista fiorentino.
Franco Zeffirelli: l’eredità artistica, la lirica e la collaborazione con Maria Callas
Grazie alle sue opere filmiche, Zeffirelli durante la sua lunga carriera ha ottenuto cinque David di Donatello e un Nastro D’argento. Ricordiamo, infine, il Premio Colosseo 2009, ottenuto grazie allo splendido cortometraggio Omaggio a Roma.
Franco Zeffirelli si è però distinto anche per le sue doti nel rinnovare le classiche opere liriche come, i ad esempio, La Aida e La Traviata. A quest’ultima il Maestro deve la sua prima collaborazione con la cantante Maria Callas. Insieme i due debuttarono a Dallas nel 1958, portando in scena la prima rappresentazione dell’opera di Verdi diretta dal Maestro.
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