Prescrizione multe stradali e autovelox: quando fare ricorso al giudice
In quanto tempo avviene la prescrizione multe stradali rilevate dagli autovelox ed entro quanto bisogna fare ricorso al giudice per essere tranquilli?
Un giorno non ci siamo accorti di un autovelox e, soprattutto, del limite di velocità: andavamo a una velocità più alta rispetto alla soglia, magari su una di quelle strade dove il limite di velocità cambia ogni 100-200 metri, forse per tenere alta la concentrazione dell’automobilista, e quindi abbiamo mantenuto una certa velocità senza premere il freno e rallentare quanto dovuto. Così, 2 mesi dopo, nella cassetta della posta riceviamo la multa. Oppure, la riceviamo 3 mesi e mezzo dopo. Nel primo caso saremo costretti a pagare, nel secondo caso, invece, potremo fare ricorso. Questo è il tempo della decadenza, che però è diverso da quello della prescrizione multe. Andiamo a chiarire meglio.
Decadenza di una multa: i tempi e come fare ricorso
Come abbiamo anticipato bisogna distinguere tra decadenza e prescrizione. La prima avviene entro un lasso di tempo di 90 giorni. Questo significa che se la multa dovesse essere notificata dopo 90 giorni dalla multa commessa, allora non bisognerà pagarla. Attenzione, però: non si può lasciar correre, perché altrimenti la mancata risposta farebbe diventare la multa definitiva e poi bisognerà pagarla.
La decadenza può intervenire anche dopo la notifica della multa stessa. Se anche dopo l’arrivo del verbale e quindi la comunicazione del mancato pagamento, il soggetto non paga nulla, questi potrà aspettare ulteriori 2 anni entro il quale deve arrivare la cartella di pagamento, visto che ormai il credito è stato iscritto a ruolo dall’ente riscossore (nel caso delle multe il Comune) diventando così esecutivo.
Se dal momento dell’iscrizione a ruolo alla ricezione della cartella esattoriale trascorrono 2 anni, interviene la decadenza e allora il soggetto potrà fare ricorso rispettando specifiche tempistiche.
Prescrizione multe: come fare ricorso dopo la decadenza
Occorrerà dunque fare ricorso e ci sono 3 modalità per farlo.
- Giudice di pace: entro 30 giorni dalla notifica della multa e ha un costo che varia in base alla sanzione;
- Prefetto: da fare entro 60 giorni dalla notifica della multa e completamente gratuito. Dopo aver presentato ricorso al prefetto bisognerà attendere 7 mesi, passati i quali, se non si è ricevuta alcuna risposta, si può considerare la multa non più valida e quindi annullata;
- Istanza in autotutela: da presentare presso l’ufficio di polizia responsabile del verbale. L’unico problema di questo ricorso è che la risposta non è dovuta: ci sia o non ci sia, il risultato potrebbe essere lo stesso.
Prescrizione multe autovelox: cosa bisogna sapere
I tempi di prescrizione di una multa rilevata dall’autovelox sono un po’ più lunghi di quelli della notifica della multa, visto che ammontano a 5 anni. I tempi di prescrizione partono nel momento in cui arriva la notifica della multa (a patto che arrivi entro 90 giorni dalla violazione, altrimenti bisognerà fare ricorso).
Da quel momento in poi bisognerà quindi contare 5 anni: se in tutto questo lasso di tempo non arriva alcun sollecito o diffida di pagamento o cartella esattoriale, allora la multa è caduta in prescrizione. Questo significa che se la multa dovesse arrivare trascorsi i 5 anni, la prescrizione sarebbe già intervenuta e quindi la multa ha un carattere ormai nullo e risulta facilmente impugnabile davanti al Giudice di Pace. I tempi di prescrizione, ovviamente, ricominciano da capo ogni qualvolta il soggetto debitore nei confronti del Comune riceve una nuova notifica di pagamento.
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