Sondaggi politici Emg: no ad un nuovo partito moderato
Negli ultimi tempi, sia dalle parti del Pd che da quelle di Forza Italia si è tornato a parlare della necessità di realizzare un polo moderato che intercetti quella parte di cittadini che non si riconosce nelle politiche populiste di Lega e Movimento 5 Stelle. Una necessità che in realtà non trova riscontro nei fatti. Secondo un sondaggio Emg per Agorà andato in onda il 20 giugno, solo il 32% degli italiani pensa che ci sia bisogno di un nuovo partito dei moderati. Il 54%, la maggioranza, non ne vede l’esigenza. Dati che sicuramente faranno riflettere chi, un giorno sì e l’altro pure, sogna il ritorno della Balena bianca. A cominciare da Giovanni Toti e Carlo Calenda.
Sondaggi politici Emg: il passo indietro di Toti
Il primo, dopo mesi di gelo con Berlusconi, a sorpresa è stato nominato coordinatore di Forza Italia assieme a Mara Carfagna. Obiettivo dichiarato: riformare e rinvigorire il partito. Prima della pace però, il governatore ligure era tentato dallo strappo con il Cavaliere per formare una nuova formazione politica che avrebbe dovuto essere la terza gamba del nuovo centrodestra a trazione leghista. Secondo Emg, un partito di Toti verrebbe votato solo dal 6% degli italiani e solo dal 20% degli attuali elettori di Forza Italia. Numeri che probabilmente hanno consigliato Toti di fare un passo indietro.
Sondaggi politici Emg: Calenda, progetto moderato “congelato”
Chi invece non si rassegna ad un partito moderato che aiuti il Pd a combattere l’egemonia leghista è Carlo Calenda. Una forza politica da lui guidata verrebbe presa in considerazione dal 16% degli italiani. L’unico problema è che toglierebbe linfa vitale al Pd con il 36% degli elettori dem pronti a votarlo. Come ha affermato l’ex ministro dello Sviluppo Economico in un’intervista al Corriere, il progetto al momento è congelato.
Sondaggi politici Emg: nota metodologica
Allegata alle immagini.
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