Nonostante fosse tornato il sereno dalle parti di Palazzo Chigi, sembra che la procedura d’infrazione possa spaccare nuovamente il governo. La Lega è intenzionata a portare avanti, senza la minima possibilità di rivedere al ribasso le proprie aspettative, la tanto attesa riforma fiscale. Riforma che vedrebbe nell’introduzione della flat tax il caposaldo di una politica di alleggerimento della pressione fiscale per i redditi medi e alti.
Mentre Conte e Tria sono in prima linea nella difficilissima trattativa con Bruxelles, Salvini alza il tiro e ricorda pubblicamente che non farà nessun passo indietro sulla flat tax. Una dichiarazione d’intenti che fa aumentare la tensione sull’asse Roma-Bruxelles e che potrebbe vanificare qualsiasi tentativo di Conte e Tria di portare a casa un compromesso che minimizzi i costi della manovra correttiva e che, allo stesso tempo, impedisca l’avvio formale della procedura d’infrazione.
Per Matteo Salvini, i soldi per la flat tax ci sono: “taglierò le tasse qualunque cosa accada”
Il ministro dell’Interno ha assicurato che “nel 2020 non tutti ma tanti italiani pagheranno meno tasse, apriranno nuove imprese e ci saranno più assunzioni. Servono almeno 15 miliardi che sono già trovati. Non è un capriccio della Lega diminuire le tasse alle famiglie, alle imprese, ai lavoratori. È l’unico modo per far ripartire questo Paese. L’Europa non esageri parlando di infrazione, multe, commissari. Taglierò le tasse qualunque cosa accada.”
Di Maio scettico: “ancora non conosco quali siano le coperture”
Una dichiarazione che potrebbe aver spiazzato gli stessi alleati pentastellati, in quanto non si conoscono realmente le coperture di cui parla Salvini. Di Maio ha chiesto di mostrargliele, ma per ora non c’è stato alcun chiarimento al rispetto. Da Campobasso, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo ha detto che “la manovra di bilancio si può fare anche domani mattina, il tema è che ancora non conosco quali siano le coperture della flat tax.”
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