Ondata di caldo giugno 2019: previsioni, temperature e quanto dura
Ondata di caldo giugno, la fine del mese sarà caratterizzata dall’arrivo del caldo. In Italia le regioni settentrionali saranno le più interessate.
Ondata di caldo – In questo nostro articolo vi abbiamo presentato una panoramica su quello che potrà essere l’andamento climatico nei prossimi mesi. Mentre adesso andiamo ad affrontare un tema che riguarda le temperature nei prossimi giorni. Molte previsioni parlano di temperature fortemente in aumento, soprattutto al nord Italia.
Ondata di caldo giugno 2019, picchi sino a 40 gradi
Dopo un clima, tra maggio e giugno, abbastanza altalenante pare infatti che sia in arrivo il gran caldo.
La fine di giugno potrebbe essere caratterizzata da temperature oltre i 35 gradi. Le zone più interessate saranno quelle delle regioni settentrionali dove il termometro sfiorerà i 40 gradi. Il nord, con una parte del centro italia, sarà infatti colpito da una ondata di caldo africano. Anche il versante tirrenico sarà interessato dalle alte temperature.
Le giornate più calde, in questo fine giugno, dovrebbero essere mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 29 giugno. Il gran caldo, come vedremo, non è previsto solo in Italia, perché negli stessi giorni è previsto l’arrivo dell’anti-ciclone africano anche in Francia, Belgio, Olanda e Inghilterra.
Ondata di caldo giugno 2019, le parole dell’esperta
A proposito dei fenomeni climatici in corso l’Agi ha intervistato Marina Baldi del CNR: “Il caldo che è scoppiato nelle prime due settimane di giugno, è la conseguenza dell’ingresso in tutta l’area del Mediterraneo dell’anticiclone africano, che ha raggiunto anche la Francia e la Spagna. Il 21 giugno ha segnato l’inizio dell’estate astronomica, e da adesso in poi il caldo persisterà per tutto il mese di luglio con punte elevate che potranno raggiungere i 40 gradi in alcune località”. L’esperta ha parlato anche del fenomeno dei temporali: “Sulle Dolomiti abbiamo già un temporale al giorno e a luglio ci aspettiamo precipitazioni sparse a carattere di rovescio nelle regioni centro-meridionali, nelle parti interne e sui rilievi dell’Appennino e delle Alpi, in particolare nelle aree del Nord-Est. Si tratta di temporali tipicamente estivi, brevi ma con tanta attività elettrica, quindi attenzione ai fulmini”.
Come si spiegano questi fenomeni? “Queste ondate di calore intense e prolungate ricalcano quanto accaduto negli ultimi 15 anni, e questo è un trend in crescita, che può essere attribuito ai cambiamenti climatici. Cioè a un riscaldamento generale dell’atmosfera dovuto all’inquinamento e a concentrazioni sempre più elevate di effetto serra”.
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