La bolletta Enel, così come qualsiasi altra bolletta, può essere un salasso per molti cittadini in condizioni di povertà. Ma la bolletta Enel può diventare anche uno strumento per i truffatori che, circuendo le categorie di persone più fragili, possono attuare azioni criminose, estorcendo denaro e mettendo in pratica veri e propri raggiri pesanti dal punto di vista pecuniario. È quanto accaduto a Palermo, dove un ladro di 24 anni originario di Brindisi ma residente a Bonagia, tale Cristiano Pompei, ha messo in atto almeno 33 truffe ai danni di anziani compresi nella fascia d’età 75-94 anni.
Bolletta Enel: truffa a Palermo, l’episodio
La truffa in questione agiva nelle stesse modalità a cui ormai siamo abituati, visti gli episodi che spesso sono oggetto di cronaca. Tale soggetto, infatti, si recava nelle case degli anziani simulando di essere un tecnico Enel e chiedendo soldi per regolarizzare i pagamenti relativi alla fornitura di energia elettrica. I soldi estorti andavano dai 300 ai 500 euro. Inoltre, in almeno 2 casi, approfittando dei momenti di distrazione dei malcapitati, il soggetto s’infiltrava nel domicilio rubando quanto poteva. Si parla di cifre comunque vicine ai 3.000 euro.
Le indagini di Polizia e Carabinieri, inizialmente separate, sono confluite in un’unica direzione quando le forze dell’ordine si sono accorte di cercare lo stesso uomo. Ciò ha portato a un incrocio di dati e informazioni risalenti agli archivi della polizia, che hanno condotto gli agenti all’identificazione del soggetto e quindi tramite un numero di cellulare intestato al truffatore, arricchito inoltre dalle immagini catturate dalla videosorveglianza installata nei condomini.
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Come tutelarsi da questo tipo di truffe: cosa non fare
Dopo l’accusa di truffa aggravata nei confronti di anziani, le forze dell’ordine hanno voluto avvertire la popolazione mettendoli al sicuro da eventuali imbrogli futuri. In una nota congiunta redatta da Polizia e Carabinieri si invitano “coloro i quali vivano da soli in casa, a non consentire l’accesso alle proprie abitazioni a sconosciuti che si accreditino dipendenti di enti o società erogatrici di servizi, senza averne preventivamente verificato la legittimità. In tal caso e in altre situazioni sospette”, conclude la nota, “si suggerisce di informare tempestivamente le forze dell’ordine attraverso le linee di emergenza 113 o 112”.
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