C’è euforia in Italia per l’assegnazione delle Olimpiadi Invernali: sul logo campeggerà Milano Cortina 2026 e i vertici dello sport, così come quelli del governo hanno già dimostrato la propria soddisfazione. Ma all’indomani dell’ufficializzazione sembra già tempo di parlare di costi, bilanci e posti di lavoro. Per farlo non resta che fare affidamento allo Studio condotto lo scorso inverno dall’Università La Sapienza e commissionato dal governo relativamente all’analisi di impatto economico-finanziario dell’evento, come riporta l’Ansa.
Milano Cortina 2026: entrate e uscite, lo studio dell’Università La Sapienza
Secondo l’indagine, infatti, non dovrebbero esserci problemi di buco di bilancio, né squilibri nel rapporto entrate-uscite. È stato infatti verificato ampiamente che “le uscite dell’Amministrazione centrale per finanziare i Giochi 2026” saranno certamente compensate “dagli introiti diretti e indiretti connessi alle attività sviluppate” attorno all’evento nel periodo 2020-2028.
Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026: i posti di lavoro
Dallo Studio emerge che le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026 “contribuiranno positivamente alla crescita dell’economia nel suo complesso”. Inoltre, “rispetto agli andamenti tendenziali, la maggiore crescita” sarà concentrata negli anni 2024 e 2026, per poi esaurirsi nel 2028. Pertanto, “tra il 2020 e il 2028 si rilevano variazioni positive sostanziali dell’occupazione”, con un picco massimo previsto verso la fine del 2026, quando le unità professionali full-time aumenteranno “di oltre 8.500 unità”. 2026 a parte, si dovrebbe viaggiare su una media di 5.500 unità di lavoro a tempo pieno.
Il rapporto tra costi ed entrate
Occhio anche agli incrementi del Pil, che tra il 2020 e il 2028 “vanno da 93 a 81 milioni di euro”, con “la crescita cumulata del prodotto” che raggiungerà “un massimo di circa 2,3 miliardi nel 2028”, si legge nell’analisi. Sempre restando in termini di Pil, il picco dovrebbe registrarsi nel 2025-2026, quando è previsto un aumento medio di 350 milioni di euro all’anno.
In materia di costi è previsto un investimento complessivo di 346 milioni di euro, considerando la realizzazione dei villaggi olimpici, dei nuovi impianti sportivi, degli interventi di modifica o ristrutturazione e dei media center. Le spese di gestione dovrebbero invece ammontare a 1,1 miliardi di euro, a cui sono da aggiungere circa 415 milioni a carico dell’Amministrazione centrale, la maggior parte dei quali entrerà in bilancio alla voce sicurezza. Tali spese andranno compensate in positivo dalle entrate fiscali cumulate nel 2028, stimate a 601,9 milioni di euro. Il saldo positivo ammonterebbe così a 186,8 milioni di euro.
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