Come ricorda l’Agenzia delle Entrate i contribuenti tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi devono adempiere al versamento delle imposte, utilizzando il modello F24 entro precise scadenze, che variano in base alla tipologia di contribuente. I termini, infatti, differiscono tra persone fisiche, società di persone o società di capitali. Solo per i contribuenti che presentano il modello 730 tramite sostituto d’imposta le operazioni di conguaglio (a debito o a credito) che risultano dalla liquidazione della dichiarazione, sono effettuate dal sostituto d’imposta stesso, che sia il datore di lavoro o l’ente pensionistico, a partire dal mese di luglio.
Acconto e saldo Irpef
A ogni modo, il versamento delle imposte Irpef si verifica in 2 tranche: il saldo dell’anno a cui si riferisce la dichiarazione e l’acconto per l’anno seguente, che può essere pagato in 1 o 2 rate. Questa modalità dipende prevalentemente dall’importo.
Primo acconto Irpef: due rate o unica soluzione, i termini
In ogni caso il modello Redditi Persone Fisiche e la prima rata dell’acconto sono da versare entro una scadenza specifica (solitamente, entro il 30 giugno dell’anno di riferimento, salvo proroghe; si può anche pagare con 1 mese di ritardo, ma andrà versato lo 0,40% di maggiorazione). Il termine ultimo per il versamento della seconda rata (o della soluzione unica) è invece fissato per il 30 novembre.
Versamento acconto Irpef: quando è dovuto
Sintetizzando, il versamento dell’acconto Irpef è obbligatorio nel caso in cui l’imposta dichiarata nell’anno di riferimento (ad esempio, il 2018 quest’anno), sia superiore a 51,65 euro, “al netto delle detrazioni, dei crediti d’imposta, delle ritenute e delle eccedenze”.
L’acconto da versare equivale al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno di riferimento e può essere effettuata in una unica soluzione o in 2 rate. Questo si decide in base all’importo dell’acconto stesso.
- Inferiore a 257,52 euro: versamento in unica soluzione (entro il 30 novembre);
- Pari o superiore a 257,52 euro: 2 rate (40% entro il 30 giugno e 60% entro il 30 novembre).
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Versamento acconto Irpef: i rischi di pagare meno
Solo nel caso in cui il contribuente che presenta la dichiarazione preveda per l’anno seguente a quello di riferimento di versare meno Irpef (magari a causa di un reddito più basso) potrà determinare l’acconto da versare. Attenzione, però, perché in questo caso, qualora nell’anno seguente a quello di riferimento il reddito sia uguale o superiore, il Fisco chiederà gli interessi e procederà con le eventuali sanzioni del caso.
Primo acconto Irpef 2019: codici tributo
Per i lavoratori dipendenti che la dichiarazione tramite modello 730, i codici tributo relativamente al primo acconto Irpef (o all’unica soluzione), sono i seguenti:
- Acconto Irpef prima rata: 4033;
- Acconto seconda rata Irpef o acconto in unica soluzione: 4034;
- Saldo Irpef: 4001.
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