Pensioni ultima ora: Tfs Quota 100, sbloccato il pagamento anticipato
Pensioni ultima ora, sbloccati i passaggi chiave per realizzare e far partire un’altra novità di Quota 100: la possibilità del tfs subito in unica rata.
Pensioni ultima ora: tra le novità introdotte in materia previdenziale con l’approvazione del decreto n. 4/2019 c’è la possibilità per i lavoratori statali di riscuotere il Trattamento di Fine Servizio senza aspettare anni. Bensì a poca distanza dall’uscita del mondo del lavoro, con interessi a carico dello Stato. Il tutto grazie a prestiti bancari che faranno in modo che si riceva, sino alla soglia dei 45 mila euro, quanto dovuto in una unica soluzione.
Pensioni ultima ora, lo sblocco normativo alla possibilità del pagamento del Tfs in unica soluzione
Proprio la necessità di definire il percorso normativo ha causato un ritardo di cui pochi giorni fa ha parlato la Cgil.
“Nonostante le promesse del Governo, manca ancora qualsiasi forma di anticipo del tfs, e soprattutto non c’è la volontà politica di risolvere l’intollerabile discriminazione tra dipendenti pubblici e privati. Serve – ha sottolineato la Cgil nella nota del 26 giugno 2019 – emanare il decreto ministeriale così da poter attivare la normativa e la convenzione con l’ABI per l’anticipo finanziario, e consentire a tutti i lavoratori che andranno in pensione con ‘Quota 100’ di percepire quanto accantonato nel corso di un’intera vita lavorativa”.
La situazione, da quanto si apprende da fonti giornalistiche quali il quotidiano Il Messaggero, sarebbe stata sbloccata proprio nelle ultime ore e così a breve si potranno ultimare e definire convenzione e decreto indispensabili per attuare la misura.
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Le parole del ministro Bongiorno
Pertanto nel giro di poco tempo, chi ha avuto accesso alla pensione anticipata tramite Quota 100 avrà la possibilità di ricevere il Tfs nel giro do poco tempo ed in una unica tranche.
Sul tema è intervenuta anche il ministro Giulia Bongiorno che ha rivolto un messaggio proprio ai pensionati. “Stupiscono le polemiche di questi giorni sull’impegno del governo a favore dei dipendenti pubblici. In particolare, ci tengo a ricordare che con il decreto legge quota 100 abbiamo posto fine a quella che le organizzazioni sindacali definiscono una discriminazione nei confronti degli statali derivante dalla corresponsione differita del Tfr, misura restrittiva che non è certamente ascrivibile a questo esecutivo”.
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