Achille Lauro al concerto Radio Italia Palermo 2019: canzoni e vita privata

Pubblicato il 29 Giugno 2019 alle 20:00 Autore: Antonino Indelicato

Questa sera, sabato 29 giugno, Palermo ospiterà il concerto live di Radio Italia nel quale saranno presenti fiversi artisti tra cui il romano Achille Lauro

Achille Lauro al concerto Radio Italia Palermo 2019 canzoni e vita privata
Achille Lauro al concerto Radio Italia Palermo 2019: canzoni e vita privata

Ad Achille Lauro serviva una vetrina importante per farsi notare e il Festival di Sanremo è stato per lui un ottimo trampolino di lancio e nessuno da quel momento a potuto fare a meno di notare la personalità eccentrica del cantante romano che questa sera, 29 giugno, si esibirà al concerto live di Radio Italia. Il pubblico ha da poco conosciuto Lauro per cui sono diverse le storie che si raccontano sul suo conto e nonostante la giovane età, infatti Lauro non ha ancora 30 anni, la sua è stata una vita intensa fin dall’infanzia.

Chi è Achille Lauro

All’anagrafe Lauro De Marinis, 28 anni, nasce a Roma l’11 luglio del 1990 all’interno di una famiglia non facile. Nella sua biografia “Sono io Amleto”, uscita per Rizzoli rivela: “La mia famiglia era scioccante”. Fin da piccolo si dimostra un bambino brillante che passa i pomeriggi spensierati insieme agli amici e coetanei di Via Conca D’Oro, pomeriggi che diventeranno ben presto problematici.

Dalla prima media Lauro inizia a sentire la necessità di soddisfare la sua voglia di possedere e avere e inizia a spacciare in strada e a rubare motorini e rivenderne i pezzi. Cresce in lui il mito del criminale eroe ma fortunatamente la sua condizione familiare si rivelerà una via di fuga per lui: “Quando io e mio fratello ce ne andammo a vivere da soli non avevamo mai nemmeno cucinato mezzo piatto di pasta”: esordisce così nella sua biografia quando racconta l’inizio della svolta della sua vita. A 14 anni lui e il fratello Federico, 19 anni, vanno a vivere da soli e si ritrovano catapultati nel mondo dei grandi mentre la sua famiglia si trasferisce in una città. E sul quel periodo Lauro rivela ancora: “Mio fratello fu un padre per me. Una delle prime volte che mia madre ci venne a trovare scoprì una pistola che io e un mio amico avevamo nascosto nell’armadio, miracolosamente Federico riuscì a convincerla che fosse finta, e rotta per giunta”.

Gli inizi della carriera

Il contatto con la musica avviene grazie al fratello che in quegli anni è Dj e producer per Quarto Blocco, un collettivo rap della zona. Lauro inizia così catturare barre e rime. Nel mezzo una parentesi di musica techno costellata di eccessi e abusi vari, in quanto il fratello faceva il dj anche duranti alcuni rave. Il primo mixtape, “Barabba”, chiude la parentesi techno e segna il passaggio fondamentale della vita da artista di Lauro. Si tratta di un progetto rudimentale, sincero e grezzo, realizzato grazie alla collaborazione di Quarto Blocco.

I primi successi di Achille Lauro

Fra la vita da bad boy e altri mixtape come “Harvard”, Achille Lauro prosegue la sua scalata alle vette fin quando incontra Noyz Narcos, pilastro della scena rap romana. Infatti sarà proprio Noyz a consigliare a Marracash e Shablo, punti di riferimento di Roccia Music, il nome di Achille Lauro.

Siamo nel 2013, anno in cui la trap inizia ad esplodere. Il contratto con Roccia Music viene firmato a Londra e per Laura sarà l’inizio del successo, che arriverà dopo un duro lavoro: “Ed è una leggenda quella che firmi e fai i soldi. Firmi e cominci a lavorare, questa è la realtà. Allora ho fatto Immortale”. Dopo Achille Idol Immortale arriveranno l’EP Young Crazy, il secondo album Dio c’è che conferma la tendenza a ibridare elementi religiosi e sonorità trap e che alimenta il mito di artista maledetto.

Purtroppo il sodalizio con Roccia Music si rompe, voci di corridoio parlano di divergenze discografiche e per Lauro inizia un altro periodo di stallo. La sua abilità nel  saper uscire da situazioni spinose lo portano alla creazione di No Face Agency e al terzo album “Ragazzi Madre”, uscito nel 2016. Inoltre grazie all’amicizia di Boss Doms, suo amico e produttore riesce ad uscire da questo periodo poco produttivo e contemporaneamente arriverà la partecipazione a Pechino Express. Nel 2017 ottiene il suo primo contratto con una major, la Sony Music.

La consacrazione

Nel 2018 arriva “Pour L’amour”, quarto album che lo consacra  a freak assoluto. A detta di Achille Lauro la sua non è pura trap ma qualcosa che si avvicina alla samba trap. Quello che arriva agli ascoltatori è comunque un disco eccentrico e non di facile definizione. La partecipazione a Sanremo con il brano “Rolls Royce” ha smosso un po’ le acque sul suo passato, ma il tutto fa tornare in mente le critiche ad un giovane Vasco Rossi che nel 1983 cantava “Vita Spericolata”.

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