Sbarramento al 4%? Lo strano caso del Dottor Di Pietro e del signor Tonino

Di Pietro

Sullo sbarramento al 4% per le elezioni europee, in ventiquattr’ore Antonio Di Pietro da convinto sostenitore della soglia taglia-partitini si trasforma in barricadero anti-inciucio.

[ad]Ieri, il dottor Di Pietro:
DI PIETRO: PER EUROPEE OK A 4%

(ANSA) – ROMA, 2 FEB – L’Idv non si opporra’ allo sbarramento del 4% da introdurre nella nuova legge elettorale per le Europee, assicura Antonio Di Pietro.

Oggi, il signor Tonino:
EUROPEE: DI PIETRO, PDL E PD VOGLIONO SBARRAMENTO, NOI SIAMO CONTRO

(ASCA) – Roma, 3 feb – Sullo sbarramento al 4% dei voti di cui si discute per la legge elettorale in vista delle elezioni europee, Di Pietro sottolinea che ”questa e’ la scelta di Pdl e Pd. E quando i due partiti maggiori decidono anche di non fare in modo che noi stiamo in Vigilanza Rai c’e’ poco da fare, puoi urlare ma loro se ne fregano”. Per quanto riguarda il suo partito, ha precisato Di Pietro intervistato da Radio 24, ”io vorrei che non ci fosse questo sbarramento”.

Ventiquattr’ore. Quante bastavano al Di Pietro double-face per ritenere certa l’approvazione dello sbarramento (che all’Italia dei valori conviene, essendo sopra il 4% in tutti i sondaggi) e per poter poi cambiare cavallo e sfruttare il malcontento delle piccole forze a sinistra del PD.

Se è questa l’”unica opposizione” di cui si blatera, Berlusconi può dormire sonni tranquilli.
P.S. Repubblica.it dà conto di un sondaggio Ipsos, secondo cui il 72% degli italiani sarebbe favorevole allo sbarramento, incluso l’83% degli elettori di Di Pietro e il 42% di quelli della sinistra radicale. Il 39% vorrebbe addirittura una soglia più alta.