Sul tema pensioni ultime notizie riguardano gli attacchi di Matteo Renzi al governo e alle principali misure attuate da questa legislatura, in primis reddito di cittadinanza e Quota 100, provvedimenti che, secondo l’ex premier, non aiutano a creare posti di lavoro senza generare quel ricambio generazionale e professionale un tempo auspicato. Ecco i punti salienti dell’intervista di Emilia Patta all’esponente PD pubblicata sul Sole 24 Ore.
Pensioni ultime notizie: Renzi contro Di Maio
Il primo attacco anti-governativo di Matteo Renzi è contro Luigi Di Maio: il leader del Movimento 5 Stelle è accusato infatti di odiare “chi crea lavoro”. In sintesi, “Di Maio ha scelto di fare la guerra a chi crea lavoro, di criminalizzare le imprese e gli imprenditori, di fare dell’invidia sociale la propria stella polare”. A tenere banco negli ultimi giorno sono gli attacchi da parte di Di Maio al gruppo Atlantia dei Benetton: oggetto del dissidio i dossier su Alitalia e Autostrade.
Renzi ricorda il decreto “contro Ilva”, le dichiarazioni anti-Benetton, nonché “l’incapacità sui tavoli di crisi”, che rappresentano il segno “di un atteggiamento folle, quasi patologico. Da quando è uscito sul balcone per abolire la povertà quel ragazzo non è più rientrato in se stesso”.
Renzi su Quota 100: “Risparmi e ricambio generazionale? Macché”
La procedura di infrazione sarà evitata per merito della digitalizzazione del fisco avviata con il suo governo, così è convinto Renzi. Che poi, interpellato sui risparmi generati da Quota 100 e reddito di cittadinanza, coglie l’occasione per dire la sua su questi provvedimenti. “Sono due misure sbagliate perché vanno contro il lavoro. Quota 100 doveva liberare un posto di lavoro ogni pensionato, dicevano i ministri”. Ma le cose non sono andate così, visto che le domande per Quota 100 sono 150 mila e sul numero dei posti di lavoro ancora non c’è molta chiarezza. “Quanti se ne sono creati? Non rispondono perché non lo sanno, forse. O perché si vergognano”.
Renzi sul reddito di cittadinanza
Bordate anche contro il reddito di cittadinanza, definito “un alibi per non far fatica, per non lavorare”, richiamando alla memoria i recenti allarmi lanciati sui lavori stagionali. “Molte imprese non trovano personale per lavorare, perché adesso va di moda prendere uno stipendio senza fare niente”. Altro vivido esempio di come Salvini e Di Maio siano “uniti dall’odio verso chi fa fatica. Attaccano chi crea posti di lavoro perché nella loro vita non hanno mai avuto bisogno di lavorare davvero”.
Qui l’intervista integrale.
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