Sciopero generale indetto dalla Federazione autonoma italiana benzinai per mercoledì 17 luglio 2019. Motivo della protesta che impedirà di rifornirsi di carburante per tutto il giorno l’entrata in vigore delle nuove modalità di trasmissione degli introiti.
Sciopero benzinai contro i registratori di cassa digitali
“L’entrata in vigore della comunicazione telematica dei corrispettivi desta forti preoccupazioni nella categoria: non ci sono ancora i nuovi registratori fiscali, mentre l’atteso provvedimento di chiarimento nel dl Crescita non risolve il problema di uno slittamento dell’obbligo al primo gennaio 2020”; si legge nel comunicato della Federazione dei benzinai che spiega le motivazioni della protesta.
Una situazione particolare di cui tenere conto
La nota della Faib-Confersercenti poi entra nello specifico: “La grande maggioranza dei nostri operatori carburanti sarà costretta, in pieno agosto, ad attuare una norma assurda che non considera che il fatturato dei gestori carburanti è viziato e determinato – caso unico – dal peso preponderante delle accise. Contro questo assurdo fiscale il governo chiarisca, una volta per tutte, che il volume d’affari dei gestori carburanti deve essere sempre inteso al netto del costo di fornitura, così come il legislatore ha previsto per il settore quasi 50 anni fa per l’accesso alla contabilità semplificata e stralci i carburanti – prodotti completamente tracciati – dall’obbligo della trasmissione telematica dei corrispettivi”.
Si prepara un vero e proprio ingorgo fiscale
Dunque, sono pressanti i dubbi della categoria a proposito della fatturazione elettronica: con la chiusura della fase transitoria dell’introduzione della fattura elettronica persiste il rischio elevato di sanzioni pesanti per gli errori formali in un montante di circa 22 milioni di fatture già emesse.
“Senza considerare – precisano ancora dalla Faib – i provvedimenti in itinere finalizzati a un ulteriore processo di informatizzazione della presa in carico dei carburanti con altri oneri connessi all’introduzione del Das elettronico (il documento di accompagnamento semplificato). Inoltre, i nuovi indici di affidabilità fiscale – Isa – non garantiscono parametri di fedeltà fiscale coerenti con l’andamento delle gestioni. Siamo di fronte a un ingorgo fiscale che si manifesterà nelle prossime settimane. I gestori carburanti non possono continuare ad essere il capro espiatorio della filiera, per un prodotto completamente tracciato, gravando i benzinai di oneri superflui con aggravi burocratici per adempimenti già assolti. Se si vuole colpire davvero l’illegalità si cominci a bonificare il settore dalla piaga dell’abusivismo contrattuale”.
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