Tutti gli automobilisti ben sanno della rilevanza del cosiddetto libretto di circolazione o carta di circolazione, documenti che, assieme a patente, carta di identità e certificato assicurativo, debbono sempre portare appresso, se intendono mettersi alla guida di un veicolo. Si tratta di obblighi legati alla necessità di garantire la sicurezza della collettività rispetto alla circolazione dei mezzi sulla rete viaria italiana. Vediamo cosa dice la legge sull’ipotesi della scadenza del documento di circolazione provvisorio e se ci sono multe da pagare.
Carta di circolazione: perché è emessa provvisoriamente e quali sono le sue caratteristiche
La carta di circolazione è definibile come quel documento che identifica il veicolo in modo univoco e ne prova l’idoneità a circolare e quindi a non costituire fonte di rischio per la pubblica incolumità. Dei suoi requisiti e caratteristiche abbiamo parlato diffusamente qui.
Nelle circostanze in cui il libretto di circolazione non può essere rilasciato contestualmente alla targa, la Motorizzazione civile dovrà rilasciare una carta di circolazione provvisoria della validità massima di 90 giorni. Solitamente ciò si verifica quando al momento della registrazione della targa non corrisponde, anche, un contemporaneo inserimento delle informazioni del mezzo, presenti nel documento di circolazione, nell’archivio nazionale. Pertanto, si tratterà di un documento ad utilizzo limitato nel tempo. La carta di circolazione provvisoria è data da un apposito documento cartaceo, con scrittura a ricalco, contenuto nel modello TT2119, e compilato da colui che ne fa richiesta. Essa riporta, a scanso di fraintendimenti, l’indicazione “carta di circolazione provvisoria”; la data del rilascio e la firma del funzionario addetto alla pratica, nonché il timbro dell’ufficio. La data, ovviamente è essenziale al fine di stabilire la durata della validità.
Quali sanzioni?
Chiaramente la legge combatte tutte le ipotesi in cui un automobilista, per noncuranza, negligenza o distrazione, circola con un libretto di circolazione provvisorio e scaduto. Infatti, la persona che sia sorpresa, dalle forze dell’ordine, mentre guida un mezzo qualsiasi, ma senza libretto di circolazione provvisorio valido (perché appunto scaduto), è soggetto ad una sanzione amministrativa non esigua, trattandosi di multa che può oscillare tra i 42 e i 173 Euro.
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In queste circostanze, si evince che è applicata la stessa disciplina riguardante la guida senza documento di circolazione, e la guida senza documento di circolazione provvisorio, vale a dire l’art. 180, settimo comma, del Codice della Strada (“Possesso dei documenti di circolazione e di guida“). In conclusione, sarà opportuno che l’automobilista tenga ben presente quale sia il periodo di validità del suo libretto di circolazione provvisorio, onde evitare spiacevoli sorprese.
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