Ponte Morandi Genova: video inedito crollo, perché è stato tenuto nascosto
Spunta un nuovo video sul crollo del Ponte Morandi di Genova, rimasto segreto dal giorno dopo la tragedia fino a oggi. Ecco il motivo.
Il 14 agosto del 2018, a Genova, avvenne qualcosa di difficilmente immaginabile: il crollo del Ponte Morandi, durante un furioso temporale che si abbatteva sulla città. I video amatoriali fecero il giro del mondo e da quel momento in poi fu uno scatenarsi di accuse nella ricerca delle cause che portarono alla morte ben 43 persone.
Oggi è stato diffuso un video di sorveglianza privata dell’azienda Ferrometal, che mostra il momento del crollo da distanza ravvicinata. Un video che in realtà era noto già nei giorni immediatamente dopo la tragedia, ma che era stato sequestrato dalla Guardia di Finanza su ordinanza dei pm Walter Cotugno e Massimo Terrile e rimasto segreto. Nel giorno dell’esplosione di quel che restava del Ponte, si era diffusa la notizia che entro un paio di giorni sarebbe uscito “il video dei video” che avrebbe posto maggiore luce alla vicenda. E così è stato.
Ponte Morandi Genova: video inedito del crollo, perché era rimasto segreto
La motivazione per cui il video inedito è rimasto segreto fino a oggi, come riferisce Repubblica, era da addursi a una tesi dell’accusa, secondo la quale tale video avrebbe contribuito a “influenzare le tantissime testimonianze raccolte durante le indagini dai magistrati”. Il quotidiano informa che solo una volta che “l’atto è stato depositato nell’ambito del secondo incidente probatorio, la Procura ha dato l’ok alla diffusione”.
Ponte Morandi Genova: ecco il video inedito
Nel video si vede bene la cima della pila 9 che si stacca, e subito dopo la struttura formata dai piloni, dai tiranti e dall’impalcato che rovina su se stessa, portandosi giù gli automezzi che in quel momento circolavano sul tratto disgraziato. Subito dopo il crollo si notano poi dei fulmini, che in realtà dovrebbero essere stati provocati dai cavi della linea elettrica abbattuti dai detriti.
La risposta di Autostrade
Dopo la diffusione del video inedito, non è mancata la subitanea risposta della società Autostrade per mezzo di un comunicato stampa, che riportiamo integralmente.
“Le immagini scioccanti del video del crollo del Ponte Morandi diffuso oggi ci ricordano l’immagine del tragedia del 14 agosto, che resterà per sempre nel cuore di tutti. Il video, che peraltro non inquadra tutti i componenti essenziali del ponte, mostra la cinematica del crollo che potrà essere una delle basi per la ricerca della verità, che fin da subito abbiamo richiesto e perseguito, esplorando tutte le ipotesi. A oggi, sulla base del video e dei parziali risultati del primo incidente probatorio non è possibile – secondo opinione degli esperti di Autostrade per l’Italia – affermare che il crollo sia stato determinato dal cedimento dell’attacco degli stralli. I consulenti di ASPI continueranno a collaborare affinché le cause del crollo vengano accertate, comparando anche le risultanze dei diversi filmati messi a disposizione, che hanno diversi livelli di elaborazione delle immagini rispetto all’originale”.
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