Storie Maledette – Quel colpo che arriva al cuore: anticipazioni stasera 2/7

Pubblicato il 2 Luglio 2019 alle 17:38 Autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino

Storie Maledette – Quel colpo che arriva al cuore, seconda parte dellaintervista ad Antonio Ciontoli da parte di Franca Leosini, questa sera Rai 3

Storie Maledette – Quel colpo che arriva al cuore: anticipazioni stasera 2/7

Questa sera, su Rai 3, andrà in onda la seconda puntata speciale del programma Storie Maledette. Sarà trasmessa la seconda parte dell’intervista di Franca Leosini ad Antonio Ciontoli. L’uomo, accusato di aver ucciso il giovane Marco Vannini nel maggio 2017, è stato condannato a scontare cinque anni di reclusione per omicidio colposo. Molti dettagli di quella tragica notte, però, rimangono ancora confusi e contraddittori.

Durante la scorsa puntata di Storie Maledette, Antonio Ciontoli aveva detto in lacrime di essere distrutto per la morte, a suo dire accidentale, di Marco. Il proiettile che ha spezzato la vita del giovane fidanzato di sua figlia era partito per sbaglio, dopo che Marco aveva richiesto di vedere l’arma.

Questa la dichiarazione ufficiale di Ciontoli, messa agli atti, che gli è costata una pena di cinque anni. Per l’uomo, membro dei Servizi Segreti Italiani, è come aver preso l’ergastolo, dato che non riuscirà mai a perdonarsi per quello che è accaduto.

Storie Maledette – Quel colpo che arriva al cuore: anticipazioni seconda parte, intervista Ciontoli

Queste le parole di Ciontoli dinanzi alla Leosini, che ha continuato a porre una serie di domande, per cercare di fare luce su quanto realmente accaduto la fatidica notte tra il 16 e il 17 maggio 2017.

Resta ancora da capire perché Antonio Ciontoli, pur essendo consapevole della gravità di quanto accaduto, non abbia chiamato subito i soccorsi. L’uomo ha, in questo modo, condannato Marco a morte certa, dopo circa due ore di agonia.

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Storie Maledette – Quel colpo che arriva al cuore: stasera su Rai 3, le parole di Antonio Ciontoli

La paura che tutti venissero a conoscenza della sua disattenzione, questa la giustificazione fornita da Ciontoli dinanzi ai giudici.

Il mistero più grande ruota sempre intorno alla presunta accidentalità del colpo di pistola. Ci si interroga infatti, ancora oggi, su come sia possibile che un uomo delle forze dell’ordine non sappia riconoscere se un’arma abbia o meno il colpo in canna.

La seconda parte dell’intervista andrà a considerare questo e altri elementi della vicenda che, parafrasando il titolo della puntata speciale di Storie Maledette, ha colpito diritto al cuore.

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L'autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino

Giovane dottoressa in Scienze della Comunicazione presso l'Università Degli Studi di Salerno. Lavoro come redattrice per Termometropolitico.it dal 2017. In redazione ho trovato terreno fertile per coltivare il mio immenso amore per la scrittura. Parole chiave: informare, trasmettere, creare.
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