Buone notizie per un buon numero di persone che svolgono il proprio lavoro all’interno delle forze armate. Dopo un lungo tira e molla, sembra giunto finalmente il momento di un assegno una tantum che potrebbe arrivare a superare i 500 euro di importo.
A chi spetta l’assegno di defiscalizzazione forze armate
L’assegno – dagli importi decisamente variabili – spetta a una buona parte delle forze dell’ordine. La defiscalizzazione agisce per chi ha un reddito al di sotto dei 28.000 euro. L’assegno servirà a coprire gli importa extra dell’irpef pagati in questi mesi, dal momento in cui, con il D.lgs. 95/2017 (articolo 35, II comma) è stata riconosciuta una defiscalizzazione sul trattamento accessorio. Questa defiscalizzazione serviva ad ottemperare alla decurtazione del bonus Renzi e, di fatto, interviene prevalentemente per i redditi bassi e medio-bassi.
Le proteste del Co.Ce.R hanno accelerato le pratiche
Circa due settimane fa, precisamente il 21 giugno 2019, il Comitato Centrale di Rappresentanza – Comparto Difesa diceva “basta al continuo disinteresse nei confronti del personale economicamente più debole. Non è concepibile che la norma, istituita nell’anno 2017, ancora oggi non produce i suoi effetti economici.”
I graduati e militari di truppa hanno così chiesto ufficialmente alla ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, di “porre fine a tale scempio morale e di imporsi, in maniera forte ed incisiva, al fine di far elargire il compenso in tempi brevi”.
Il comunicato dell’avvenuto successo
Dopo l’escalation di proteste, finalmente è arrivato il via libera da parte della Trenta. Qui, la risposta, entusiasta, del Co.Ce.R.
“Le Amministrazioni, in un ultimo incontro avuto in queste ore, hanno definito le modalità tecniche per l’elargizione del beneficio fiscale che avverrà entro l’estate, probabilmente nel cedolino stipendiale del mese di agosto. Un grande successo ottenuto grazie alla tenacia della Rappresentanza Militare, in sinergia con i tecnici della Difesa e con il fermo e deciso supporto del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, che ha ascoltato la voce dei Graduati e dei Militari di truppa che siamo fieri di rappresentare. Questa è la dimostrazione che la collaborazione conduce al pieno successo. Il nostro auspicio è che tale cooperazione si realizzi anche per il provvedimento dei correttivi al riordino dei ruoli.”
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