Sono ore di trattative febbrili quelle per la individuazione del prossimo Presidente della Commissione Europea. In pole position, per la successione a Jean-Claude Juncker, al momento c’è il nome dell’attuale ministro della Difesa tedesca Ursula Von Der Leyen.
Ursula Von Der Leyen vicina a Merkel e sponsorizzata da Macron
Tra i principali sponsor dell’esponente politico tedesco della CDU molto vicina ad Angela Merkel, ci sono oltre alla cancelliera tedesca, Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk. Ma pur in presenza di riserve e segnali di perplessità che giungono dal PSE la strada sembra in discesa per Ursula Von Der Leyen.
Ursula Von Der Leyen, il profilo politico della candidata alla Presidenza della Commissione UE
Sul piano politico la sua adesione alla CDU risale ai primi anni ’90. La candidata alla Presidenza della Commissione Europa è figlia di Ernst Albrecht, già ministro-presidente della Bassa Sassonia.
Nata l’8 ottobre del 1958 a Ixelles, l’esponente della CDU ha vissuto diversi anni in Belgio frequentando la scuola europea di Bruxelles dal 1964 al 1971 dove – tre le altre cose – ha imparato il francese. Negli anni a seguire si è laureata in medicina e si è stabilizzata in Germania.
La sua carriera politica inizia nei primi anni duemila nella Bassa Sassonia dove è stata ministro degli Affari sociali, delle donne, della famiglia e della salute.
Poco dopo, nel 2005, è stata scelta come ministro della Famiglia direttamente dalla Cancelliera Angela Merkel. Un incarico confermato nel 2009 e a cui è seguita la nomina come ministro per la Difesa in Germania. È stata la prima volta che una donna ha rivestito tale incarico, così come sarebbe la prima volta – in caso di conferma della sua nomina – di una donna a ruolo di presidente della Commissione UE.
Cenni biografici
Tra le curiosità personali c’è da annotare che l’esponente dell’’Unione Cristiano Democratica tedesca è discendente del barone Ludwing Knoop.
È madre di sette figli ed ha sempre contraddistinto la sua azione politica per il riconoscimento del diritto delle donne a conciliare al meglio famiglia e lavoro.
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