Fino a poco tempo fa l’emergenza mondiale appariva la sovrappopolazione. La popolazione del pianeta a partire dalla rivoluzione industriale ha cominciato a crescere in modo esponenziale. Questo grazie a migliori condizioni di vita, l’aumento dell’età media, il crollo della mortalità infantile.
Ora sembra che questa fase sia finita. in base alle proiezioni dell’Onu sulla popolazione nel 2100 raggiungeremo un picco, 10,9 miliardi di persone, dopo le quali non cresceremo più. Questo perché proprio in quegli anni il tasso di fertilità calerà al di sotto del livello di riproduzione, ovvero 2,1 figli per donna.
In gran parte del mondo questo avverrà molto prima, intorno al 2060. Se la popolazione continuerà anche dopo ad aumentare sarà solo a causa dell’Africa. Persino in Asia infatti dopo aver toccato i 5,3 miliardi gli abitanti diminuiranno a 4,7 alla fine del secolo. Gli altri continenti hanno già ora una crescita limitata o nulla, e nessuno tra Nordamerica, Sudamerica, Europa, Oceania, toccherà mai il miliardo.
L’Africa invece correrà imperterrita fino a 4,3 miliardi di abitanti compensando i cali che si verificheranno altrove.
Popolazione mondiale, metà dei nuovi nati sarà africano
Non a caso entro la fine del secolo la metà dei nuovi nati sarà africana. Il sorpasso sull’Asia avverrà intorno al 2050. Solo il 14% nascerà in un luogo che non sia nè l’Asia nè l’Africa.
La conseguenza a livello di popolazione delle singole nazioni è chiara. Nel 2100 la Nigeria diverrà terza al mondo come numero di abitanti, con 733 milioni di persone. Nel 2020 sarà settima, con 206 milioni. Di fatto triplicherà la popolazione.
Il Congo nel 2100 sarà al sesto posto con 362 milioni, mentre ora non è neanche nella top ten. E tra i primi 10 Paesi ci saranno anche Etiopia, Tanzania, ed Egitto. 5 Paesi su 10 saranno africani, dunque.
L’India supererà la Cina, che entrerà in un calo demografico molto netto. che invece non colpirà gli USA, i cui abitanti continueranno ad aumentare, anche se a ritmi molto meno forti.