Quanto guadagna il presidente della Commissione Europea e ruolo
Ogni cinque anni insieme ai componenti dell’Europarlamento, vengono rinnovati anche i vertici Ue compreso il Presidente della Commissione.
Alla fine a spuntarla nelle trattative sul prossimo Presidente della Commissione Ue dovrebbe è stata la tedesca Ursula von der Leyen.
Presidente Commissione Ue: cosa fa?
Ogni cinque anni insieme ai componenti dell’Europarlamento, vengono rinnovate anche le cariche di governo dell’Ue. Le principali sono 5: se è già stato eletto il presidente del Parlamento Europeo – sarà l’italiano David Sassoli – bisognerà aspettare, passo dopo passo, fino a novembre per l’insediamento di Presidente del Consiglio Europeo, Alto Rappresentante degli Affari Esteri, Capo della Banca Centrale e naturalmente del nuovo Presidente della Commissione Europea.
Questo è forse il ruolo di maggior rilievo in ambito Ue dato che in sostanza ne guida l’esecutivo, dopo averne nominato – su indicazione dei singoli stati – i membri cioè i commissari, anche se sempre sulla scorta di quanto definito dal Consiglio Europeo (che raggruppa i capi di stato e di governo dei paesi che formano l’Unione).
Il nome del Presidente della Commissione emerge proprio da consultazioni interne al Consiglio: l’organo quindi sceglie – basandosi sul risultato della precedente tornata ma anche sulla provenienza, l’esperienza e la conoscenza delle lingue – un candidato da proporre al Parlamento Europeo che a sua volta può accettarlo o respingerlo. Anche i nomi dei commissari passano al vaglio dell’Europarlamento.
Quanto guadagna?
Il Presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker ha uno stipendio di più o meno 32mila euro al mese (includendo anche le indennità), in pratica, guadagna 384mila euro all’anno dopo un aumento del 2,4% deciso dall’Ue per tutti i suoi dipendenti nel 2016. Lo stipendio del prossimo non dovrebbe essere molto diverso. Anzi con tutta probabilità sarà uguale a questo. Un eurodeputato in media guadagna, invece, tra i 16mila e i 19mila euro al mese, a seconda della frequenza con cui partecipa alle sedute dell’Aula.
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