Sea Watch 3: Anm su Salvini “alimenta clima d’odio attaccando magistrati”

Pubblicato il 4 Luglio 2019 alle 12:13 Autore: Alessandro Faggiano

Sea Watch 3: Anm su Salvini “alimenta clima d’odio attaccando i magistrati”. Salvini contrattacca: “sono gli ultimi a poter dare lezioni di morale”.

Sea Watch 3: Anm su Salvini "alimenta clima d'odio attaccando i magistrati"
Sea Watch 3: Anm su Salvini “alimenta clima d’odio attaccando magistrati”

È scontro aperto tra la magistratura e il ministro dell’Interno. La decisione del gip di Agrigento di non convalidare l’arresto di Carola Rackete ha mandato Salvini su tutte le furie. Il vicepremier ha riservato una serie di invettive alla magistratura e al sistema giudiziario italiano. L’inquilino del Viminale ha voluto rimarcare l’importanza di una riforma urgente della giustizia per evitare ulteriori storture. Alcune delle parole di Salvini: “per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera”.

La risposta dell’Associazione nazionale magistrati non si è fatta attendere, dopo le accuse di far politica dall’alto di disposizioni giudiziarie. L’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) rimarca, inoltre, la pericolosità di voler riformare il sistema giudiziario in funzione di un allineamento alla maggioranza politica del momento.

La nota dell’anm, sul caso di Sea Watch 3

“Ancora una volta, commenti sprezzanti verso una decisione giudiziaria, disancorati da qualsiasi riferimento ai suoi contenuti tecnico-giuridici, che rischiano di alimentare un clima di odio e di avversione, come dimostrato dai numerosi post contenenti insulti e minacce nei confronti del Gip di Agrigento pubblicati nelle ultime ore. Quando un provvedimento risulta sgradito al ministro dell’Interno scatta immediatamente l’accusa al magistrato di fare politica. Appare poi estremamente grave la prospettazione di una riforma della giustizia finalizzata a selezionare i magistrati in modo che assumano esclusivamente decisioni gradite alla maggioranza politica del momento. I giudici, nei tribunali e nelle corti, applicano le leggi interpretandole secondo la Costituzione e le norme sovranazionali. Questo è il loro dovere in uno Stato di diritto e in una democrazia liberale e costituisce ineludibile garanzia per la tutela dei diritti e delle libertà di tutti i cittadini”.

Per Salvini, la magistratura “non può fare la morale”

Il ministro dell’Interno ha risposto immediatamente alla nota dell’Anm, affermando che “i magistrati sono davvero gli ultimi che possano dare lezioni di morale a chiunque”.

Si prospetta un lungo periodo di tensione tra le parti, con un Salvini sempre più convinto dell’urgenza di una riforma della giustizia. Il guardasigilli Bonafede e la ministra per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno sono già al lavoro e nel primo vertice – tenutosi poche settimane fa – si è parlato della riforma del Consiglio Superiore della Magistratura e del tema – divisivo – della prescrizione.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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