Come è cambiata negli anni la tendenza al risparmio e all’investimento in Italia – infografiche
Il tasso di risparmio delle famiglie italiane è in continuo calo, ormai siamo tra quelli che mettono da parte meno denaro
Risparmio e italiani un rapporto indissolubile? Nel corso degli anni gli italiani hanno smesso di essere un popolo di risparmiatori. Fino a pochi anni fa eravamo tra coloro che mettevano da parte la proporzione maggiore del proprio reddito.
Già prima della crisi del 2009 era cominciato il declino. L’impossibilità da parte delle nuove generazioni di risparmiare come i propri padri si era resa più evidente giù dagli anni 2000.
Dopo la crisi si è avuto un ulteriore calo. Lo vediamo nelle nostre infografiche, in cui è possibile selezionare l’indicatore e come si è modificato nei trimestri. A fine 2018 era al 9,6% il tasso di risparmio in Italia, contro il 20% svedese e il 18,3% in Germania. Ci superano anche Francia con il 14,7%, Danimarca con il 14,1% e Paesi Bassi con il 15,4%.
Meno risparmiatori di noi sono Regno Unito, Spagna, con un tasso inferiore al 5% e Portogallo, meno del 6%.
Al di sotto del 10% siamo scesi nel 2018, e prima solo nel 2012, l’anno di peggiore crisi per il nostro Paese. Anche con la ripresa comunque non eravamo risaliti neanche all’11%.
Nel 2004 il nostro tasso di risparmio era al 14,3%, superiore a quello francese, molto superiore a quello olandese e danese. E la Germania ci superava di meno del 2%. Nel tempo è stato evidente l’aumento della disuguaglianza, con i Paesi più ricchi in cui il risparmio è cresciuto e quelli in difficoltà come l’Italia in cui è diminuito.
Non solo risparmio, anche gli investimenti sono in calo, ma molto meno – infografiche
Gli investimenti, ovvero le spese delle famiglie in beni capitali, risultano anch’essi in calo almeno se proporzionati sul reddito, ma decisamente meno di quanto accaduto con il risparmio. Si tratta sostanzialmente dell’acquisto e del rinnovo di immobili.
In Italia il tasso di investimento è ora dell’8,5%, si era sopra il 10% prima del 2011, si era arrivati oltre l’11% nel 2007.
Si tratta quindi di un declino anche di questo indicatore che ha colpito anche i Paesi Bassi o la Danimarca. Ma non la Germania, dove ora il tasso di investimento è del 10,2%, uno dei più alti d’Europa. La Francia è al 9,3%, mentre gran parte degli altri Paesi risultano ancora su livelli inferiori a quello italiano