Bonus bolletta: molti avrebbero diritto all’agevolazione sui consumi ma alla fine sono pochissimi a richiederla. La denuncia arriva da Stefano Besseghini, presidente della Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera).
Bonus bolletta luce: solo una famiglia su tre
“Su 2,2 milioni di famiglie con una certificazione Isee utile per l’accesso ai bonus, solo 800 mila nuclei familiari hanno effettivamente usufruito del bonus elettrico” ha recentemente avvertito lo stesso Besseghini. In pratica, solo una famiglia su tre ha usufruito del bonus: “rispetto alla platea dei potenziali aventi diritto si è raggiunto il 36%, peraltro con una significativa variabilità territoriale e per di più con un rapporto inversamente proporzionale alla concentrazione di potenziali destinatari” ha poi aggiunto sempre il Presidente dell’Autorità per l’energia.
Verso l’applicazione automatica
Il dato suggerisce allora come lo sconto dovrebbe essere applicato in automatico a tutti coloro che ne hanno diritto. Così la pensa Besseghini che ha ultimamente chiesto ufficialmente a Parlamento e Governo l’approvazione di un’apposita norma “che consenta l’efficiente scambio telematico tra la banca dati Inps e quella del Sistema Informativo Integrato” così da consentire l’introduzione di “una procedura che, introducendo elementi di automatismo nell’assegnazione del bonus, aumenterebbe la platea dei beneficiari e determinerebbe una significativa riduzione dei costi di gestione del sistema”. La questione della riduzione degli oneri di sistema è stata più volte inserita tra le priorità dell’azione dell’esecutivo, soprattutto, dal versante pentastellato.
Approvazione dalle associazioni dei consumatori
Le associazioni dei consumatori hanno salutato positivamente la proposta di Arera: una soluzione semplice e veloce al problema dei pochissimi aventi diritto che usufruiscono del bonus – scoraggiati probabilmente dall’iter per richiederlo – che, è bene ricordarlo, non prevede alcun costo per lo Stato dato che si finanzia grazie alle stesse bollette degli italiani. D’altra parte, già nel 2018 era comparso un emendamento in merito nella Legge di Bilancio: poi ritirato perché il Governo riteneva necessario modificarlo non venne mai più ripresentato.
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