Governo ultime notizie: non c’è solo l’immigrazione e la partita con Bruxelles nell’agenda giallo-verde. Se per la seconda sembra ormai cosa fatta (grazie all’aggiustamento strutturale promesso per la prossima legge di bilancio), per il tema migratorio sembra ci sia sempre più sintonia tra Lega e Movimento, con i pentastellati che si sono avvicinati sempre più alle posizioni del carroccio.
Tra i temi che ancora dividono nell’immediato e che possono essere causa di un crisi interna, troviamo sicuramente l’alta velocità Torino-Lione.
Posizioni opposte per l’elettorato leghista e pentastellato sulla TAV
È uno dei pochi temi forse “inconciliabili”, per Lega e Movimento 5 Stelle. Uno dei pilastri fondativi del Movimento riguardava proprio il no alle grandi opere, sia per questioni ambientali sia per il rischio di corruzione legato ad appalti dal valore di milioni – se non miliardi – di euro. L’elettorato leghista è convinto di dover proseguire con l’opera, quello pentastellato si oppone fortemente. I vertici del Movimento cercano di mediare con una versione “light” della TAV ma Salvini sembra inamovibile: niente mezze misure.
Il senatore pentastellato Airola ha assicurato che “se passa la Tav, allora non ha più senso stare al governo”. Una minaccia non tanto velata ai vertici del Movimento e allo stesso Salvini. Airola potrebbe portare con sé, nel gruppo misto, altri 4 senatori. Abbastanza, da far perdere la maggioranza assoluta a Palazzo Madama all’esecutivo che sostiene Conte. Per il 12 luglio, è previsto un incontro tra Di Maio e i dirigenti locali torinesi. Successivamente si potranno trarre conclusioni importanti sulla strada che intraprenderà il Movimento nelle istituzioni.
Governo ultime notizie: è scontro anche sull’eutanasia
Altro tema che ha fatto discutere molto – anche se è attualmente passato in secondo piano – riguarda l’eutanasia. La Lega si oppone alla rinuncia a nutrizione e idratazione, come previsto dalle dichiarazioni anticipate di trattamento (approvate due anni fa). Una posizione pro-life (in linea con la politica sull’aborto) che cozza fortemente con la proposta del Movimento. I 5 Stelle sembrano decisamente a favore del suicidio assistito, della dolce morte e contrari all’accanimento terapeutico.
Anche in questo caso, sembra difficile arrivare a un accordo che soddisfi entrambe le parti. Nonostante il tema fosse stato calendarizzato per il 24 giugno, l’assoluta incompatibilità tra le due parti ha impedito l’avvio del dialogo in aula. Con buona probabilità, a decidere sulla legittimità costituzionale del reato sul suicidio assistito sarà proprio la Consulta. Un pronunciamento necessario, in quanto richiesto dal tribunale di Milano in seguito all’avvio del processo contro Marco Cappato (reo di aver accompagnato dj Fabo in Svizzera per permettergli di compiere il suicidio assistito).
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