Nave Alex confiscata per il Decreto sicurezza a Lampedusa
Multa di 65.000 euro e nave Alex confiscata, dell’ONG Mediterranea. Si dispiegano gli effetti del decreto sicurezza bis. Ecco cosa è successo
Multa di 65.000 euro e confisca della barca a vela Alex dell’ONG Mediterranea. Si dispiegano gli effetti del decreto sicurezza bis. Il ministro dell’Interno si dice soddisfatto dell’applicazione della sua ultima manovra, volta alla dissuasione dell’immigrazione irregolare.
La cronologia dei fatti: dal salvataggio alla nave Alex confiscata
il caso della Sea Watch 3 può aver creato un precedente. Dopo la scarcerazione di Carola Rackete e l’inapplicabilità del decreto sicurezza bis a quella determinata fattispecie, altre organizzazioni non governative hanno deciso di riprendere la via del mare e dirigersi verso le coste libiche. Uno degli ultimi salvataggi operati dalle ONG è stato operato dalla barca a vela Alex, della Mediterranea. Il salvataggio di oltre 50 migranti può costare, però, molto caro. Oltre al sequestro amministrativo, infatti, è stata disposta la confisca. È la prima volta che si applica il decreto sicurezza bis fino a questo punto. Qualora i ricorsi presentati dalla Mediterranea non avessero successo, la nave Alex entrerà a far parte del patrimonio pubblico.
La confisca è prevista in caso di reiterata infrazione. Di fatti, per la Alex si trattava già della seconda volta. Proprio per questo, è scattata la procedura che ha portato alla confisca provvisoria del bene.
Il comunicato via tweet di Mediterranea
La ONG ha lanciato un comunicato via twitter attraverso tre “cinguettii”. Li raccogliamo qui a seguire;
“Questa mattina la Gdf ha contestato una seconda violazione del Decreto sicurezza bis: un ingresso accidentale di Alex nelle acque territoriali che sarebbe avvenuto venerdì mattina. È un pretesto del tutto illegittimo, ma intanto le conseguenze sono una seconda sanzione per un totale di 65mila euro di multa e il sequestro amministrativo con la confisca di #ALEX. Se pensano di fermare così #Mediterranea si illudono di grosso: stiamo già preparando i ricorsi e con il sostegno di tutti voi torneremo presto in mare.”
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