Rimpasto di governo: nomi a rischio e possibili sostituti. Le ultime
Nonostante sia tornato il sereno, ci sono alcuni ministri e sottosegretari in bilico, che rischiano di perdere il posto per un rimpasto di governo estivo
AGGIORNAMENTO 14:00 – Conte ha confermato il cambio alla guida degli Affari Europei. Fuori Paolo Savona, dentro Lorenzo Fontana, che lascia il dicastero per la Famiglia. Al posto di Fontana andrà un’altra leghista, Alessandra Locatelli.
Le ultime sul rimpasto di governo
La situazione dalle parti di palazzo Chigi sembra relativamente stabile. Dopo aver superato l’ostacolo della procedura d’infrazione grazie all’aggiustamento strutturale promesso per il 2020, le frizioni tra Lega e 5 Stelle sembrano essersi ridotte considerevolmente. Anche sul tema migratorio – l’argomento su cui Salvini si gioca gran parte del suo capitale politico – Di Maio ha “comprato” la narrazione del leader del carroccio. Dichiaratosi perplesso per lo scarceramento di Carola Rackete, il vicepremier pentastellato ha avallato la linea dura promossa dal Viminale.
Nonostante sia tornato il sereno, ci sono alcuni ministri e sottosegretari in bilico, che rischiano di perdere il posto per un primo rimpasto estivo.
Di Maio deciderà insieme a Fraccaro e Bonafede sul rimpasto di governo
Dal lato dei pentastellati, il capo politico dovrebbe fare le dovute valutazioni insieme a Riccardo Fraccaro (ministro per le relazioni con il Parlamento) e il guardasigilli Alfonso Bonafede. Il “solito” nome ricorrente è quello di Danilo Toninelli, in aperta contrapposizione con Matteo Salvini sulla gestione della TAV. Potrebbe sostituirlo il capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle Stefano Patuanelli. Altro nome che potrebbe cominciare a suonare con una certa frequenza è quello del sottosegretario Vincenzo Spadafora (M5S), che ha tacciato il leader leghista di fomentare pratiche maschiliste. E ancora, sono a rischio tanto Elisabetta Trenta (Difesa) come Giulia Grillo (Salute). Lo stesso Di Maio, inoltre, potrebbe decidere di lasciare il MISE per concentrarsi unicamente sul dicastero del Lavoro, cedendo a Riccardo Fraccaro l’onere dello Sviluppo Economico e lasciando così libero il posto per le relazioni con il Parlamento.
Agli Affari Europei potrebbe finire Alberto Bagnai
Anche il ministro agli Affari Europei, Paolo Savona, rischia di far parte del rimpasto di governo atteso per la fine di luglio. Al suo posto, potrebbe subentrare il leghista Alberto Bagnai.
Per qualche tempo si era parlato anche di Luca Zaia alla Commissione europea per occuparsi della Concorrenza, ma l’attuale presidente della Regione Veneto è deciso a bissare il mandato per il 2020. Lo stesso Zaia ha così smentito i rumors che lo volevano a Bruxelles.
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