Sondaggi politici Swg: gli italiani bocciano ancora i politici
Sondaggi politici Swg. Passano gli anni, cambiano i governi, ma la percezione degli italiani nei confronti della politica e dei politici rimane negativa
Passano gli anni, cambiano i governi, ma la percezione degli italiani nei confronti della politica e dei politici rimane negativa. Secondo un sondaggio Swg realizzato tra il 26 e il 28 giugno, il 48% dei cittadini considera i politici in gran parte disonesti mentre l’8% non fa distinzioni: sono tutti disonesti. Per il 37% ci sono diverse mele marce ma la maggioranza è onesta. Solo il 3% dà fiducia alla classe politica ritenendo tutti onesti.
Sondaggi politici Swg: l’anti politica del M5S
L’anti politica è stato uno dei cardini del successo del Movimento 5 Stelle nel 2013 e nel 2018 (in un sondaggio Swg del 2016, il 38% degli italiani si dichiarava anti politico). Eppure, nonostante il governo del cambiamento sia in carica ormai da più di un anno, il vento pare non essere cambiato. Gli italiani continuano a diffidare dei politici. E ne hanno ben donde. I casi di corruzione che vedono coinvolti i politici sono all’ordine del giorno.
Sondaggi politici Swg: anti politica, anche il governo giallo verde non ne è immune
Anche all’interno dell’esecutivo giallo verde. Come dimenticare, infatti, il caso del leghista Armando Siri indagato per corruzione dalla Procura di Roma nell’ambito di un’inchiesta antimafia nata a Palermo?
Sondaggi politici Swg: il saggio di Orsina
In un saggio intitolato “Come nasce l’anti politica” e pubblicato sulla rivista “Ventunesimo secolo” tre anni fa, il professore di Storia all’Università Luiss Carli, Giovanni Orsina, ha provato a spiegare le origini del fenomeno dell’anti politica. “L’insoddisfazione degli elettori per le mediocri performance della elite politica italiana negli anni 1992-93, e similmente nel tempo presente, non è ingiustificata – scrive Orsina – ma, in primo luogo, una componente almeno di quella insoddisfazione è dipesa dalle richieste eccessive che sono state fatte alla politica e, in secondo luogo, l’insoddisfazione ha ostacolato l’azione di governo, contribuendo così – in una profezia che si auto avvera – a renderla insoddisfacente”. Venticinque anni dopo Tangentopoli e tre anni dopo il saggio nulla pare essere cambiato.
Nota metodologica
Allegata all’immagine.
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