Battisti Spotify: anche la voce di Lucio Battisti sbarcherà online. C’è infatti una svolta negli aspetti giuridici che regolano tale possibilità. La svolta passa dalla decisione, per certi versi inaspettata, del liquidatore della società «Edizioni Musicali Acqua Azzurra».
Società a cui fanno capo i diritti degli album della intramontabile coppia Battisti-Mogol che ha scritto pagine irripetibili della storia della musica italiana.
Secondo quanto l’anticipazione del Corriere, è possibile che moglie e figlio del cantante scomparso si oppongano a tale decisione. Sebbene – nonostante detengano la maggioranza della società e la loro volontà sua du diffondere il repertorio solo tramite i supporti fisici – tale maggioranza societaria sarebbe senza poteri.
Battisti Spotify, l’ultima novità su diffusione brani Battisti-Mogol
La notizia è trapelata dopo che il commissario della citata società nominato dal Tribunale di Milano ha formalmente comunicato alla Siae nei giorni scorsi l’estensione del mandato anche all’incasso dei diritti sul web.
A seguito della comunicazione del commissario Gaetano Presti a breve dovrebbe poter essere possibile ascoltare i brani di Battisti tramite Spotify, Apple Music, Deezer o Amazon Music. Cioè, scrive il quotidiano milanese, “là dove oggi si realizza circa metà dei ricavi del mercato discografico”.
La voglia di Battisti ed i falsi Battisti
La questione parte da lontano. La casa editrice musicale fu fondata nel 1969. La società attualmente in liquidazione ha come soci la Universal (che detiene il 35% del capitale), Mogol (il 9%) e gli eredi Grazia Letizia Veronese e il figlio Luca (il restante 56%). Questi ultimi, come detto, si oppongono alla diffusione tramite i nuovi strumenti.
Mentre Mogol a Repubblica qualche tempo ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La cultura popolare e la musica sono nel cuore della cultura del nostro paese e le canzoni che Lucio ha scritto con me in tanti anni meritano di essere ascoltate” lasciando dunque trasparire una posizione di maggiore apertura rispetto agli eredi di Battisti.
Battisti-Spotify: a settembre scorso era apparso un Lo scorso settembre è apparso un «Best of» su Spotify, Deezer e Amazon Music rimosso poco dopo visto che si trattava di una operazione illecita.
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