Spesso spunta fuori la proposta di voler abolire il bollo auto, in particolar modo negli ultimi tempi, in cui si parla spesso di riduzione delle tasse. Tuttavia, alla fine, non succede alcunché e lo stesso è avvenuto nella Regione Toscana, dove una proposta del Movimento 5 Stelle è stata respinta. Il motivo? Voler fare i conti senza l’oste, laddove l’oste sarebbe rappresentato dalla residuità delle risorse finanziarie in Regione, dalla liquidità in cassa insomma, su cui ancora non c’è chiarezza se possa risultare tale da garantire la fattibilità di una proposta del genere.
Abolizione bollo auto 2019: niente da fare (per il momento)
L’abolizione del bollo auto in Toscana è stata una proposta presentata dal Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, firmata da Gabriele Bianchi. La proposta è stata tuttavia respinta sulla base di alcune considerazioni. Come ha spiegato il capogruppo PD Leonardo Marras, su questo tema ci vuole responsabilità. “Sostenere l’abolizione del bollo auto senza pensare a come si colma il vuoto di risorse che ne derivano è come volere tre volte Natale in un anno”. Per questa ragione la proposta deve essere al momento accantonata, ma al tempo stesso la Regione potrebbe fornire un quadro più delineato riguardante le “condizioni effettive” e le “possibilità di manovra per intervenire in maniera seria e responsabile”.
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Abolizione o rimodulazione bollo: si muove qualcosa?
La risposta di Marras non è piaciuta a Bianchi, firmatario della proposta, visto che secondo quest’ultimo il PD ha messo in campo la stessa manovra “per ben due volte”. La proposta ha avuto il merito di estendere la riflessione sulla tassa, sulla sua abolizione o rimodulazione, con l’obiettivo di virare verso scelte più sostenibili sotto l’aspetto ambientale.
Rimodulazione del bollo e progressiva esenzione sono comunque due elementi chiave inseriti nell’agenda del Consiglio Regionale. Anche la Lega è intervenuta sulla questione, tramite il consigliere Casucci, ricordano come il partito abbia già presentato un atto di indirizzo durante l’esame della prima commissione. “Nella nostra mozione siamo precisi su come trovare le risorse”, e quindi “spingere sull’autonomia regionale”, ha chiarito Casucci.
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